Raccolta di firme per l’attivazione dell’Emodinamica
VASTO. La visita all’ospedale San Pio del manager Asl Francesco Zavattaro e le nuove rassicurazioni sull’avvio dei lavori nel reparto di Cardiologia per la sistemazione dell’Emodinamica non ha...
VASTO. La visita all’ospedale San Pio del manager Asl Francesco Zavattaro e le nuove rassicurazioni sull’avvio dei lavori nel reparto di Cardiologia per la sistemazione dell’Emodinamica non ha affatto tranquillizzato la città. E neppure i politici.
Il comitato per la campagna di mobilitazione avviata da Fratelli d’Italia e condivisa dal Pd per la Sala emodinamica continua. «Abbiamo preparato e protocollato per il sostegno al progetto una mozione depositando contestualmente la richiesta di convocazione di uno specifico consiglio comunale monotematico», dicono i promotori. Ora Etelvardo Sigismondi e Marco Di Michele Marisi, di Fratelli d’Italia, passano alla mobilitazione popolare. «Lo avevamo preannunciato lo scorso 11 gennaio. Dalle parole passiamo ai fatti», affermano Sigismondi e Marisi.
Oggi pomeriggio, a partire dalle 17 e fino alle 19,30, sarà allestito un banchetto di fronte al San Pio e avviata una raccolta di firme. «È importante farlo proprio di fronte all’ospedale e nel giorno in cui è stato annunciato l’arrivo a Vasto del governatore Gianni Chiodi per un convegno in programma al teatro Rossetti. È un modo per sensibilizzare ulteriormente la Regione», fa sapere il comitato.
Il piano di risanamento approvato dal commissario di Governo, Gino Redigolo, prevedeva la Sala emodinamica già dal 2012, come più volte confermato dallo stesso Chiodi. La situazione attuale è iversa. Nel Vastese, ma anche nel Sangro e nel Frentano, si registra la totale mancanza di laboratori di emodinamica. Gli utenti sono costretti da anni a sopportare disagi e costose trasferte. La campagna di mobilitazione prevede nuovi sit-in e manifestazioni itineranti.
Il comitato intende coinvolgere tutta la popolazione sul problema. Sigismondi e Marisi, ma anche Giuseppe Forte del Pd, invitano il territorio a chiedere con forza una struttura salvavita».(p.c.)
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