Raccomandazioni per lavorare da Ikeail sindaco di San Giovanni: "Da noi nessuna pressione"

Per i 220 posti di lavoro nell'insediamento Ikea di San Giovanni Teatino (Chieti) si sono candidati in 30mila 446. Troppi, così qualcuno ha tentato di ottenere l'aiuto di un politico. Ma l'azienda svedese ha rimandato la spintarella al mittente: "Pressioni ci sono sempre, non solo in Abruzzo. Ma noi scegliamo i dipendenti su base meritocratica"
SAN GIOVANNI TEATINO. "Sull'Ikea la linea della mia amministrazione è chiara e lineare fin dalla campagna elettorale dell'anno scorso, che ci ha visto poi vincitori: non si possono nè si debbono fare pressioni su un'azienda privata nella scelta delle figure professionali di cui avvalersi". Così il sindaco, Luciano Marinucci, spiega la posizione ufficiale del Comune in merito alle polemiche scaturite dalla notizia di una lettera che un noto esponente politico abruzzese avrebbe ricevuto dall'Ikea in risposta ad una richiesta di raccomandazione.
"Fin dalla campagna elettorale dell'anno scorso - ha spiegato il sindaco - la mia lista, 'Progetto Comune', aveva chiesto formalmente alla direzione italiana di Ikea di precisare che né la selezione né la formazione dei futuri lavoratori nel punto vendita di San Giovanni Teatino sarebbe stata soggetta a pressioni di alcuna natura. Mi auguro che la lettera di cui tutta la stampa parla non sia mai stata spedita, poiché sarebbe la spia di un modo di procedere della 'vecchia politica', che ho sempre rifiutato, sia nelle parole, sia nei fatti".