Renzi porta Miscia all’assemblea nazionale

LANCIANO. Matteo Renzi vince le primarie per la segreteria del Pd e all’assemblea nazionale del partito entra la lancianese Marusca Miscia. Trentasei anni, funzionario pubblico, sposata e con due figli, Marusca Miscia è stata già coordinatrice del comitato pro Renzi nelle primarie del 2012 per la scelta del premier, perse al ballottaggio dal sindaco di Firenze contro Pierluigi Bersani.

«Il consenso ottenuto dalla linea di Renzi è un punto di partenza, un risultato da cui partire anche se frutto di un percorso che su Lanciano è stato condiviso e si è tradotto strada facendo in progettualità», dice la neo delegata, «il primo impegno per il quale mi spenderò sarà portare il neosegretario in Val di Sangro. I temi del lavoro, dello sviluppo e dell’innovazione delle imprese, che sono peraltro stati oggetto di un lavoro di ricerca che ho curato durante il dottorato di ricerca in sviluppo locale, sono una priorità assoluta. La sinistra oggi più che mai è chiamata ad affrontare il tema del lavoro da tutte le prospettive partendo dal presupposto che chi fa impresa deve essere messo nelle condizioni di creare occupazione».

Non ce l’ha fatta, invece, il segretario cittadino Leo Marongiu, che era nella lista a sostegno di Gianni Cuperlo. «È stata una grande vittoria per il Pd, le piccole sconfitte personali passano in secondo piano», dice sportivamente congratulandosi con la collega di partito. Nei due seggi allestiti in città il sindaco di Firenze ha trionfato con oltre il 60% delle preferenze. In tutto a Lanciano hanno partecipato alle primarie 1.374 persone (in leggero calo rispetto allo scorso anno, quando nei tre seggi votarono 1.588): 874 hanno votato per Renzi, 335 per Cuperlo e 151 per Giuseppe Civati. Nel comprensorio Renzi ha trionfato ovunque tranne che a San Vito, dove Cuperlo ha ottenuto il 68% delle preferenze.

Stefania Sorge

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