I residenti a sacca e civitanova

Rioni senza controlli «Risse e spaccio vogliamo più tutele»

LANCIANO. Sono sempre più atterriti i residenti dei quartieri storici Sacca e Civitanova. L’accoltellamento avvenuto sabato scorso in via Santa Maria Maggiore, proprio nel cuore del borgo storico,...

LANCIANO. Sono sempre più atterriti i residenti dei quartieri storici Sacca e Civitanova. L’accoltellamento avvenuto sabato scorso in via Santa Maria Maggiore, proprio nel cuore del borgo storico, sarebbe solo la punta dell’iceberg di una quotidiana e tragica escalation di episodi di piccola criminalità.

In tanti quella notte hanno sentito le urla provenire da una delle tante case aggrappate le une alle altre attorno al dedalo di vicoletti del borgo. L’arrivo dell'ambulanza e dei carabinieri e il dramma che ha scosso la famiglia coinvolta nell’episodio di violenza sono stati vissuti in diretta da decine di persone terrorizzate dietro le porte e le finestre delle loro case. Proprio sulle pagine del Centro, poche settimane fa, una nutrita rappresentanza di abitanti di Sacca e Civitanova aveva lanciato l’allarme sull’aumento della violenza nei vicoli e nelle case dei due quartieri che scontano da sempre una situazione di abbandono e degrado.

«Siamo stanchi», avevano denunciato i residenti, «non sappiamo chi vive nelle case accanto alle nostre e sono sempre più frequenti i litigi, risse, fenomeni di spaccio e prostituzione, il via vai di persone coinvolte in traffici di ogni tipo, le scorribande di auto e motorini nei vicoli del quartiere». I cittadini della zona chiedono a gran voce un intervento da parte delle istituzioni e delle forze dell’ordine

«Vogliamo le telecamere di sicurezza già da domani», fa appello Dorato Di Camillo, presidente dell'associazione culturale Sacca e Civitanova, «siamo stanchi di aspettare e di credere alle solite promesse: le telecamere erano state promesse un anno fa. Chiediamo inoltre l’intervento costante delle forze dell’ordine e il passaggio di pattuglie anche e soprattutto di notte assieme alla presenza di un poliziotto di quartiere».

La vita a Sacca e Civitanova da qualche tempo sta diventando sempre più difficile. Non basta che l’amministrazione comunale abbia negato nuovi ingressi nelle oltre cinquanta case parcheggio. Secondo chi abita in quelle zone ci sono tanti edifici o androni abbandonati che si riempiono di gente senza fissa dimora e di decine di extracomunitari che spesso litigano tra di loro.

Anche il parroco di Santa Maria Maggiore, don Domenico, aveva lanciato un appello in seguito a diversi tentativi di furto nella chiesa: «C’è bisogno di far cambiare il volto a questo quartiere che sta vivendo una stagione di violenza. Chiediamo spazi aperti per le associazioni di quartiere che potrebbero contribuire a rivitalizzare questi luoghi così belli e che non meritano tanto degrado».

I residenti rifiutano l’appellativo di “ghetto”. «Qui», spiega un cittadino, «è pieno di gente di buona volontà che vuole rimboccarsi le maniche e lavorare per il bene della comunità nonostante le difficoltà. Vogliamo solo che l’amministrazione comunale dia l'opportunità». (d.d.l.)

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