LE INDAGINI
Ritrovata a Napoli l’auto di lusso rubata al vice sindaco di Chieti
I carabinieri recuperano la Mercedes classe S di Paolo De Cesare: individuata grazie al gps, gli è stata già restituita
CHIETI. I carabinieri hanno ritrovato a Ottaviano, alle porte di Napoli, una delle auto di lusso rubate al vice sindaco di Chieti Paolo De Cesare. C’è una svolta, dunque, nelle indagini sul doppio furto messo a segno – nella notte tra lunedì e martedì scorsi – ai danni del giovane politico e imprenditore edile, sorpreso nel sonno, insieme al padre Angelo e alla madre Fausta Mattoscio, all’interno della villa sul lungomare Colombo di Francavilla. I malviventi hanno poi portato via un mazzo di chiavi che ha consentito loro di aprire e svaligiare anche l’appartamento di Chieti, in via Federico Salomone.
La banda è fuggita con un bottino di circa 300mila euro, ovvero due auto di grossa cilindrata, gioielli, oro e tre orologi preziosi Patek Philippe, Rolex e Bulgari.
Nelle scorse ore il Mercedes classe S, acquistato qualche settimana fa dai De Cesare, è stato individuato dai militari dell’Arma grazie al gps. Portano quindi in Campania le indagini sui due raid pianificati nei minimi dettagli: la banda potrebbe avere la propria base vicino Napoli. Parliamo di professionisti del crimine, specializzati negli assalti in villa; gente che non si fa alcuno scrupolo a colpire con i proprietari di casa all’interno.
Resta da capire perché i ladri abbiano lasciato l’auto parcheggiata in strada. Non è da escludere che volessero recuperarla in un secondo momento. Ma si tratta solo di un’ipotesi. Quel che è certo è che il loro piano, per motivi al momento sconosciuti, è andato in fumo. I rilievi dei carabinieri all’interno del Mercedes sono andati avanti per ore: la speranza è che i banditi abbiano lasciato qualche traccia utile agli investigatori.
Terminati gli accertamenti scientifici, l’auto è stata poi riconsegnata al vice sindaco. I militari, nel tentativo di dare un volto ai malviventi, stanno continuando ad analizzare anche le immagini delle telecamere pubbliche e private presenti sia nelle vicinanze della villa al mare che dell’abitazione nei pressi di Porta Pescara.
Le indagini dei carabinieri della compagnia di Chieti e del reparto operativo del comando provinciale sono coordinate dal sostituto procuratore Giuseppe Falasca.
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