San Vito Chietino

Ruba un auto e si schianta per scappare, arrestato 19enne

23 Aprile 2025

Il diciannovenne – che, peraltro, non ha mai conseguito la patente di guida – si è messo al volante dell’auto rubata e, resosi conto che la pattuglia della radiomobile di Ortona lo inseguiva con l’intenzione di fermarlo, ha iniziato una folle e pericolosa fuga.

SAN VITO CHIETINO. Furto aggravato d’auto e resistenza a pubblico ufficiale. Sono le accuse con cui è stato arrestato Nazario Di Tullio, 19 anni, incensurato e residente San Nicandro Garganico, in provincia di Foggia. Il giovane è stato catturato giovedì scorso, di sera, dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Ortona, al comando del maggiore Alfonso Venturi, al termine di un inseguimento di tre chilometri lungo Statale 16, all’altezza di San Vito Chietino. Il furto dell’automobile, una Fiat Punto Evo, è avvenuto a Francavilla a opera di quattro persone all’interno del parcheggio del centro commerciale Oasi. L’allarme è stato lanciato dal figlio della proprietaria della macchina che ha notato gli individui armeggiare intorno al mezzo improvvisamente scattato a tutta velocità con Di Tullio alla guida, mentre gli altri tre se la davano a gambe altrove. Il diciannovenne – che, peraltro, non ha mai conseguito la patente di guida – si è messo al volante dell’auto rubata e, resosi conto che la pattuglia della radiomobile di Ortona lo inseguiva con l’intenzione di fermarlo, ha iniziato una folle e pericolosa fuga lungo la Statale terminata solo quando il ragazzo, a causa della forte velocità, è uscito fuori strada ed è finito contro un muro dopo aver più volte messo in pericolo l’incolumità propria, degli inseguitori e dei passanti. Raggiunto dai carabinieri, Di Tullio è stato arrestato. Durante la perquisizione, i militari hanno sequestrato un dispositivo elettronico necessario per manomettere la centralina dell’auto e altri attrezzi utili allo scopo.

Sabato scorso, a seguito dell’udienza di convalida, il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Lanciano ha convalidato l’arresto e disposto la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel luogo di residenza dell’indagato, il quale si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il gip ha ritenuto i fatti «gravi e pericolosi e di peculiare allarme sociale». Quanto ai tre complici del furto, sono in corso delle indagini per identificarli.  

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