San Salvo, omicidio Paganelli: indagano i militari del Ris

Affidato al reparto specializzato dei carabinieri di Tor di Quinto l’esame sulle tracce biologiche ritrovate sul corpo e gli abiti della pensionata
SAN SALVO. Saranno i carabinieri del Ris di Tor di Quinto ( Roma ) a stabilire se le tracce ematiche trovate sugli abiti di Albina Paganelli ,68 anni ,appartengano a Vito Pagano, 31 anni, o al contrario a colpire la donna con 14 pugnalate la notte del 14 agosto sia stata un'altra persona.
I militari del Raparto investigazioni scientifiche hanno programmato la perizia per il 23 agosto. Con il supporto dei rilievi e prelievi eseguiti dai colleghi del Sis (sezione investigativa specializzata) nel corso del sopralluogo fatto a casa della vittima la notte del delitto, i Ris analizzeranno i reperti biologici, filamenti e frammenti raccolti sul pavimento e trovati addosso alla vittima, con particolare attenzione alle tracce organiche rinvenute accanto al corpo straziato della pensionata. Ad assistere all'esame ci sarà anche un perito incaricato dai difensori di Pagano, gli avvocati Fiorenzo Cieri e Clementina De Virgilis e due consulenti nominati dai legali della famiglia Paganelli, gli avvocati Antonino e Giovanni Cerella. Uno di loro è il professor Giuseppe Novelli, titolare del master in Biotecnologie dell'università Tor Vergata di Roma.
I risultati delle indagini biologiche e chimiche saranno fondamentali. Al punto che i legali di Pagano hanno deciso di attendere il responso delle indagini tecnico- scientifiche prima di chiedere la remissione in libertà del loro assistito. Pagano continua a dichiararsi innocente, ma gli accertamenti eseguiti dagli inquirenti sulle persone indicate dal giovane hanno dato esito negativo. In primis, quelle su Chelmus Gelu, 28 anni , arrestato in un primo momento con Pagano ma poi rimesso in libertà dalla pm Enrica Medori, titolare dell'inchiesta insieme al collega Giancarlo Ciani. Gelu sarà ascoltato in settimana dal gip, Stefania Izzi.
Al momento, tutte le prove raccolte dagli investigatori sono contro Vito Pagano. A casa sua i carabinieri hanno trovato una scarpa, i soldi macchiati di sangue e un coltello compatibile con le 14 coltellate (due mortali, una al polmone l'altra al cuore) inferte alla Paganelli.
«Non accusiamo nessuno. Di sicuro chi ha ucciso la pensionata l'ha colpita con forza arrivando a spaccare il ventricolo sinistro del cuore e il polmone. Ha infierito sulla donna con crudeltà inaudita» insiste l'avvocato Cerella. Forse, l'omicida ha continuato a colpire con rabbia Albina quando la donna era già morta. Questo particolare sarà chiarito dai risultati dell'autopisia che verranno consegnati ai giudici fra due mesi. In tanti, a San Salvo, non riescono a superare lo choc. Non riesco a credere che sia stato Vito a uccidere Albina. Lui la chiamava zia e lei gli voleva davvero bene», si lascia scappare un conoscente.
Fra 48 ore, saranno i Ris a rispondere ai dubbi dei cittadini con i risultati delle perizie scientifiche.
Paola Calvano
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