Sasi, Scutti convoca il nuovo Cda ma esclude D’Ercole

Oggi la prima riunione dei vertici della società dell’acqua Il centrodestra: andremo dal giudice. Il presidente: è tutto ok

LANCIANO. Parte tra le polemiche il “nuovo” mandato del presidente della Sasi, Domenico Scutti. Scutti è stato riconfermato il 7 ottobre alla guida dell’ente per altri tre anni dall’ assemblea dei sindaci-soci della società che gestisce il servizio idrico integrato, dopo due riunioni andate a vuoto. Sono stati eletti come consiglieri Brunella Tarantini, dipendente del Comune di Lanciano, e Patrizio D’Ercole, ex presidente della Isi, la società proprietaria delle reti idriche. Ma è proprio la nomina di D’Ercole a creare polemiche perché non è dipendente comunale, requisito invece che chiedeva la Regione - che ha indicato le procedure da seguire per l’elezione osservando la spending review con un presidente esterno e un Cda formato da funzionari comunali - anche se sarebbe pronto a lavorare gratis.

La questione della sua eleggibilità sarà oggetto del Cda di oggi, a cui però, lo stesso D’Ercole non parteciperà perché non è stato convocato dal presidente Scutti. «La decisione di Scutti, dimostra come lo stesso presidente concepisca la Sasi come cosa propria», afferma il sindaco di Castel Frentano, Patrizia De Santis a nome dei sindaci di centrodestra e soci della Sasi. «Scutti ha l’obbligo di prendere atto che la nostra assemblea ha eletto nel Cda Patrizio D'Ercole», scrivono i sindaci Pdl in una nota, «e deve ratificare questa scelta. Qualora avesse dei dubbi sulla normativa sulla spending review, si rivolga ai giudici. Ma il giudice non è certamente lui. Se poi, come sembra trapelare, ha intenzione di escludere tutta la rappresentanza di centrodestra, allora sì che i giudici avranno di che lavorare».

Il riferimento è al fatto che nel Cda se non dovesse entrare D’Ercole, non entrerebbe neanche Antonio Remossi, funzionario del Comune di Castel Frentano, secondo degli eletti nella lista Pdl, perché pare abbia rifiutato l’incarico. «Che cosa teme Scutti, che l’ingresso nel Cda di una persona competente possa accendere i riflettori sui suoi metodi di gestione?», chiedono i sindaci del centrodestra. «Non accetteremo soprusi e agiremo in tutte le sedi per tutelare i nostri diritti. Visto l’accaduto è ancora più urgente verificare con attenzione tutta la sua gestione fino ad oggi».

Scutti, dal canto suo, è tranquillo. «D’Ercole è stato escluso perché non ha i requisiti per far parte del Cda: quelli chiesti dalla Regione», afferma il presidente Sasi. «Ad ogni modo nel Cda presenterò una relazione sulle motivazioni che mi hanno portato a questa decisione che è condivisa dalla Regione ed è conforme allo statuto della Sasi».

Non resta che attendere la riunione di oggi per capire se D’Ercole sarà nella Cda Sasi e se non dovesse esserci chi entrerà al suo posto tra Silvia Torricella, la terza della lista Pdl, oppure Marcello Vincenzo, l’ultimo della lista di centrosinistra.

Teresa Di Rocco

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