Francavilla al Mare

Addio Gianluigi: è un corriere di 26 anni la vittima dello schianto tra i cantieri dell’A14

15 Marzo 2025

Gianluigi Scaccia, di Silvi, era partito da Sambuceto: gli è stato fatale l’impatto con un Tir. Ecco tutti i dettagli

FRANCAVILLA AL MARE. È rimasto vittima dei cantieri della A14 che ormai da anni rallentano il tratto autostradale sulla costa adriatica per via dei lavori tra Pedaso e San Benedetto del Tronto. E ieri mattina anche il corriere della ditta Bartolini Gianluigi Scaccia, 26 anni di Silvi, aveva imboccato quel tratto di strada infernale per gli automobilisti a causa dei continui rallentamenti. A poco più di 700 metri dall’inizio del cantiere, il furgone rosso Brt si è andato a schiantare contro un tir che stava rallentando per via delle code. Un impatto fatale che non gli ha lasciato scampo. A 26 anni e un lavoro iniziato da pochi mesi, Gianluigi Scaccia è l’ennesima vittima sull’A14. Ieri mattina si sono registrati oltre sei chilometri di coda per via dell’incidente, in cui i soccorritori hanno distribuito anche bottigliette d’acqua agli automobilisti in fila.

L’incidente è accaduto poco dopo le 9,30 al chilometro 392 + 400, tra i caselli di Francavilla-Pescara Sud e Ortona, e poco prima dell’ingresso all’autogrill Pavesi. Gianluigi era alla guida del furgoncino Iveco, partito di prima mattina dalla sede Brt di San Giovanni Teatino. Un lavoro che aveva preso da appena alcuni mesi. Un malore, una distrazione, oppure una errata valutazione della distanza. Sono le primissime ipotesi che potrebbero aver causato lo schianto sul portellone di un tir che in quel momento era in fase di rallentamento a causa delle code per il cantiere. L’impatto è stato violentissimo, tanto che la cabina del camion Brt è stata completamente distrutta. Il 26enne, ancora con la cintura allacciata, è morto sul colpo con la fronte sullo sterzo.

Immediata la chiamata ai soccorsi. Partita dall’ospedale Bernabeo di Ortona, sul posto è arrivata l’ambulanza del 118 guidata da Davide Caporrella con a bordo l'infermiere Massimo Nardella e il dottor Lorenzo Palazzoli che, constatata la gravità dell’incidente ha chiesto l’intervento anche dell’eliambulanza. Ma i medici non hanno potuto fare altro che constatare il decesso per uno schiacciamento toracico addominale e un trauma cranico facciale. Nel giro di pochi minuti il traffico è andato in tilt e sull’autostrada sono arrivati anche i mezzi di Autostrada per l’Italia, polizia stradale e protezione civile. Immediato l’arrivo dei vigili del fuoco del comando provinciale di Chieti che si sono occupati delle operazioni di recupero.

Il giovane è rimasto incastrato all’interno della cabina del furgone che nell’urto si è accartocciata su se stessa. Le operazioni sono andate avanti per ore. Il corpo è stato portato all’obitorio di Chieti ed è a disposizione dell’autorità giudiziaria. Nato a Vasto, il 26enne ha vissuto per diverso tempo a Pollutri, paesino di origine del papà Giuseppe. Negli ultimi tempi aveva preso la residenza a Silvi. Lascia la moglie e due figli. L’incidente ha bloccato il traffico verso sud, in direzione Bari, per diverse ore. Sei chilometri di coda e centinaia di automobilisti in attesa sotto il sole. Alcuni volontari della Protezione civile e la Stradale hanno quindi distribuito bottigliette d'acqua agli automobilisti. La viabilità è stata ripristinata appena dopo le 13.

(ha collaborato Giovanni Iannamico)