Calcio

I 2008 della Curi si giocano il primo match ball, Angelosante: “Credo in questo gruppo, ma ora serve la testa”

15 Marzo 2025

Parla l’allenatore: “A livello tecnico e fisico siamo allenati, ma in questo periodo bisogna usare più la testa che i piedi”

PESCARA. Domenica 16 marzo l’Under 17 della Folgore Delfino Curi Pescara si gioca il primo match ball della stagione per blindare il secondo posto. I ragazzi del 2008 di mister Massimo Angelosante saranno impegnati sul campo della Bacigalupo Vasto Marina con un solo obiettivo davanti: vincere e tenersi stretti la seconda piazza che porta alle fasi finali. “E’ uno dei due matchball che dovremmo giocarci, proviamo a mettere un mattoncino a Vasto, poi domenica contro la Gladius e chiuderemmo con due partite abbordabili , anche se sappiamo che non bisogna dare nulla per scontato nel calcio. E’ tutta una questione mentale. A livello tecnico e fisico siamo allenati, ma in questo periodo bisogna usare più la testa che i piedi”, conferma Angelosante.

Il mister, a quattro gare dalla fine della prima fase, traccia una bozza di bilancio della stagione a 4 turni dalla fine della prima fase: “Per come eravamo partiti l’anno scorso, e anche quest’anno, i ragazzi stanno prendendo consapevolezza delle loro qualità, nello stare in campo: li vedo più maturi. Abbiamo perso tanti punti per strada per una questione di leggerezze mentali, un paio di partite non siamo entrati in campo. Spero che da Vasto in poi raccoglieremo i frutti di tutto il lavoro che stiamo facendo”. Questo gruppo può andare fino in fondo a giocarsi il titolo? “Vedendoli in allenamento dico di sì. Nelle amichevoli contro prima squadra e Under 19 vedo una squadra che c’è sia tecnicamente che fisicamente, ora devono dimostrare di aver acquisito la giusta consapevolezza delle loro possibilità. Somigliano ai 2006 arrivati in finale due anni fa”.

Angelosante quest’anno è coadiuvato da Mirko Sacripante, ex difensore di lungo corso nel calcio regionale e non solo: “Mirko è il mio collaboratore da quest’anno, mi sta dando una grande mano con la sua grande esperienza di campo, centinaia di partite in serie D, anche in piazze importanti. Bisogna avere conoscenza del campo e dello spogliatoio, patentini a parte”, chiude l’allenatore. Si vedono già ragazzi papabili per la prima squadra nel suo gruppo? “Per me sì, alcuni sono pronti. Ma bisogna fare un percorso e poi serve qualcuno che ti dia la possibilità di mettersi in mostra. Spero per loro che arrivi un’occasione e trovino persone che gli diano fiducia e uno sbocco. Senza spazio per giocare, diventa dura”.

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