Scrutatori sorteggiati? Tutto tace

Pasquantonio (Giustizia Sociale) attacca il sindaco: dove sono finite le 140 firme?

CHIETI. Sorteggio integrale, con un occhio di riguardo per i tanti disoccupati della città iscritti all’ufficio di collocamento, degli scrutatori da impiegare nelle imminenti elezioni comunali. Un modo per scongiurare possibili clientelismi, sempre dietro l’angolo quando si parla di politica. Giustizia sociale, due mesi fa, ha protocollato una richiesta ufficiale in Comune con 1400 firme allegate, ma ad oggi, nessuno a palazzo d’Achille sembra aver preso in considerazione la petizione popolare lanciata dal partito del candidato sindaco Bruno Di Paolo. Angelo Pasquantonio, segretario provinciale di Giustizia sociale, attacca il sindaco Di Primio. «Almeno alla fine del suo mandato elettorale avrebbe potuto dare una risposta chiara ai cittadini di Chieti senza evitare di pronunciarsi» tuona Pasquantonio «sull’operato dell’attuale commissione preposta all’attribuzione della nomina degli scrutatori di seggio». Pasquantonio teme che gli scrutatori, anche quest’anno, vengano indicati seguendo la logica della spartizione tra i consiglieri, sia di maggioranza che di minoranza, che siedono in consiglio. Un’ipotesi, a quanto pare, sempre più concreta dal momento che si sono perse le tracce della raccolta firme promossa da Giustizia sociale. «Ad oggi non abbiamo alcun riscontro alla nostra iniziativa improntata alla massima democrazia. Né il sindaco, né il presidente dell’assise civica comunale, né tantomeno altri esponenti politici teatini» rimarca Pasquantonio «si sono espressi in merito o si sono adoperati per dare notizie sui criteri di scelta dei prossimi scrutatori». (j.o.)