Ortona

Simulazione con un manichino per risolvere il giallo di Lorena

30 Gennaio 2025

La sorella svela: «Poco prima della morte aveva litigato con il marito che la accusava di aver inviato un messaggio a un suo ex. Dopo la tragedia, ho notato alcuni graffi sul volto di lui. Voglio giustizia»

ORTONA. Una simulazione con un manichino dello stesso peso e della stessa altezza di Lorena Paolini. È in programma oggi nella casa di Ortona, in contrada Casone, in cui – lo scorso 18 agosto – è stato trovato il corpo senza vita della donna di 53 anni, madre di due figlie. Alle 9, infatti, inizierà il sopralluogo dei carabinieri del Ris di Roma, disposto dal pubblico ministero Giuseppe Falasca, che coordina l’inchiesta per omicidio volontario aggravato in cui l’unico indagato resta il marito di Lorena, Andrea Cieri, l’impresario funebre di 51 anni che continua a professarsi innocente e a respingere l’accusa di aver stretto una corda intorno al collo della coniuge fino a provocarne il decesso per asfissia.

L’ispezione di stamattina è finalizzata ad accertare se sia verosimile l’ultima versione fornita dall’indagato, dalla figlia minorenne (presente nell’appartamento al momento della tragedia) e dal fratello Giuseppe (nonché cognato della cinquantatreenne). «Lorena si è suicidata impiccandosi al lampadario dello sgabuzzino», hanno dichiarato i tre, davanti agli investigatori. Ora il Reparto investigazioni scientifiche verificherà se il lampadario del ripostiglio presenti segni della corda che la donna avrebbe utilizzato per farla finita.

Gli specialisti dell’Arma dovranno rispondere anche a un’altra domanda decisiva: quel lampadario era in grado di sostenere il peso di Lorena? Oltre al pubblico ministero Falasca, parteciperanno al sopralluogo il medico legale Cristian D’Ovidio, i consulenti dell’indagato, difeso dall’avvocato Maddalena De Gregorio, e quelli di Silvana Paolini, la sorella di Lorena, assistita dall’avvocato Francesca Di Muzio, che si è affidata al medico legale Ildo Polidoro e al criminalista Nicola Caprioli.

Ieri è tornata a parlare Silvana, ospite della trasmissione “Chi l’ha visto?”. In merito al litigio tra la sorella e Andrea avvenuto nel giorno della tragedia, la donna ha raccontato che l’attuale indagato aveva contestato a Lorena l’invio di un messaggio, nello specifico un emoticon, a un suo ex. «Lui le diceva: “Fatti campare da quello là”», ha aggiunto Silvana. «Lei gli ha risposto che non stava facendo nulla di male». Non solo: «Ho saputo che lo stesso giorno della morte di Lorena, alle 12.30, Andrea ha mandato un messaggio sul gruppo degli amici del calcetto scrivendo: “Io e Lorena ci lasciamo, fra noi è finita”». Silvana aggiunge altri dettagli: «Quando è stato trovato il corpo, Lorena aveva del fondotinta sul collo. Perché?».

E ancora: «Tutti hanno notato alcuni graffi sul viso di Andrea». Sempre durante la trasmissione di Rai Tre, Silvana ha ricordato che – nell’immediatezza – Andrea le aveva raccontato che Lorena era deceduta per un malore. «Il giorno successivo ha iniziato a parlare di suicidio, sostenendo che lei era depressa per la morte di nostra madre. Una cosa è certa: io non credo assolutamente che Lorena si sia tolta la vita. Voglio giustizia. Sarò la sua voce». 

©RIPRODUZIONE RISERVATA