ammortizzatori sociali finiti
Sixty simbolo della protesta oggi sciopero di quattro ore
CHIETI. Quattro ore di sciopero, dalle 8.30 alle 12.30, con manifestazione davanti ai cancelli della Sixty. La vertenza del gruppo moda diventa simbolo del disagio economico per tanti lavoratori...
CHIETI. Quattro ore di sciopero, dalle 8.30 alle 12.30, con manifestazione davanti ai cancelli della Sixty. La vertenza del gruppo moda diventa simbolo del disagio economico per tanti lavoratori delle aziende in crisi. In concomitanza con l'appuntamento unitario romano, anche a Chieti Cgil, Cisl e Uil protestano contro il fermo del rifinanziamento degli ammortizzatori sociali.
«La situazione è drammatica», dice Marino D'Andrea, Rsu-Cgil, «l'azienda sarebbe disposta ad anticipare il Tfr, ma non siamo d'accordo, perché è l'ultimo paracadute che resterà, una volta licenziati e senza più ammortizzatori sociali».
Perché è stata scelta la sede Sixty per dare più eco locale alla manifestazione romana? «È l'azienda più grande delle tante che hanno fatto ricorso alla Cig in deroga, con circa 350 lavoratori che corrono il rischio di non avere sostegno economico». I sindacati chiedono certezza sul periodo di Cig in deroga, sui tempi d'attivazione della cassa integrazione straordinaria dopo l'ammissione al concordato e la salvaguardia di chi rimarrà definitivamente fuori dal gruppo nella fase di rilancio. Ma è soprattutto l'anticipazione degli assegni di cassa integrazione a essere invocata im questa fase, «per evitare», ripete Giuseppe Rucci (Filtem-Cgil), «drammi familiari e situazioni di indigenza».
«Questa è una vertenza simbolo per l'emergenza della crisi in atto», afferma Maurizio Sacchetta ( Uilta-Uil), «una declinazione locale di un problema purtroppo diffuso». Se da una parte ci sono emergenza lavoro e reddito, dall'altra, per Sixty, da qualche giorno si è aperta una fase nuova, con l'ammissione al concordato, che vede come giudice delegato Nicola Valletta, commissari giudiziali il commercialista Lucio Raimondi e l'avvocato Pierluigi Pennetta, che sono già al lavoro sul piano concordatario presentato.
Il 13 maggio è fissata la prima audizione dei creditori. L'auspicio della Rsu-Cgil è che il lavoro di questi tecnici aiuti anche a fare chiarezza sugli eventuali errori gestionali che abbiano potuto concorrere alla situazione economia attuale del gruppo moda teatino. (s.b.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA