Stadio, gestione ai privati Contratto di due anni
Domande entro il 30 luglio: il costo degli interventi è di 20mila euro a stagione Il Comune “cede” anche il “Re di Coppe” dopo due bandi andati deserti
LANCIANO. Bando per la gestione dello stadio Biondi; trattive private per assegnare il campo di Re di Coppe abbandonato e nel degrado; spostamento del terrenno sintetico dall’Esposito, campo che scomparirà, al Di Meco, a Santa Rita. È un estate rovente quella in corso sul fronte sportivo. Se le varie società sono ora per lo più a riposo, sul fronte delle infrastrutture, croce della città, invece, ci sono lavori, assegnazioni e spostamenti in corso e da fare. In primis è stato pubblicato l’avviso per la manifestazione di interesse per la gestione dello stadio Biondi. È diretto alle associazioni o società sportive dilettantistiche, consorzi o altri organismi aggregativi che vogliono gestire l’impianto accollandosi i relativi oneri, come la manutenzione del manto erboso da affidare a ditta specializzata la sicurezza, oltre al versamento di un canone annuo di 3.500 euro al Comune. «La domanda si deve presentare entro il 30 luglio», dice l’assessore allo sport Davide Caporale, «è una concessione biennale, fino a giugno 2020. Il Biondi ha un costo notevole per il Comune e richiede una manutenzione continua, per questo va dato in gestione». La spesa è di circa 20mila euro annue tra verde e canone, quindi non sono tante le società che possono permetterselo. Interessata è l’Asd Lanciano 1920, che deve disputare il campionato di Promozione. Altro campo da recuperare è quello di Re di Coppe. Sono andati deserti due avvisi pubblici per il suo affidamento; esito prevedibile visto che l’impianto è in abbandono da anni e il concessionario deve adeguarlo a proprie spese oltre che poi versare un canone annuo minimo al Comune. «Dopo i due bandi deserti», riprende Caporale, «possiamo passare alla trattativa privata e ci sono persone e società interessate. Questo campo ci tonerà utile perché con i lavori al central park Valente avremo un impianto in meno. L’Esposito verrà smantellato, il sintetico spostato al Di Meco». Un campo in meno e società che dovranno stringersi su due sole strutture (Di Meco e Memmo) se il Biondi verrà dato in gestione e Re di Coppe non sarà ancora agibile? «Eviteremo i problemi», assicura Caporale, «stiamo lavorando per Re di Coppe e inoltre l’Esposito non verrà smantellato subito, passerà almeno un altro anno. A fine luglio convocherò le società sportive, circa 17, per fare un punto della situazione».
Sul fronte palazzetti il Comune ha investito 200.000 euro per le coperture del palazzetto dello sport e del PalaMasciangelo e 150.000 euro sulla pista di atletica per il rifacimento delle tribune, l’installazione del fotovoltaico, l’adeguamento dei servizi igienici e il rifacimento della pedana di salto in lungo.
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