Statale chiusa Casoli-Guardiagrele, i sindaci si appellano all'Anas
Tavani (Fara San Martino) e D'Orazio (Civitella Messer Raimondo) denunciano il rischio isolamento e chiedono soluzioni-tampone
FARA SAN MARTINO. Dopo l'intervento del prefetto di Chieti, sono i sindaci di Fara San Martino e Civitella Messer Raimondo a chiedere interventi rapidi e alternativi alla strada statale 81 Piceno Aprutina, chiusa quattro giorni fa dall'Anas nel tratto tra Casoli e Guardiagrele a causa di avvallamenti dopo gli effetti del maltempo.
Antonio Tavani (Fara San Martino) e Danilo D'Orazio (Civitella Messer Raimondo) denunciano il rischio isolamento e la grave situazione di disagio per i cittadini dei loro comuni e preannunciano una nota ad Anas spa.
Chiedono ai tecnici di valutare in breve tempo l'apertura immediata di una pista aletrnativa per ripristinare il passaggio, ovvero prevedere un senso unico alternato sia pure con semaforo.
"Abbiamo il dovere di SOLLECITARE UN'AZIONE urgente e indifferibile, anche e soprattutto alla luce del fatto che le alternative indicate SONO perlopiù IMPRATICABILI, come già affermato dal collega di Guardiagrele.
Una colpevole inerzia rischia di ISOLARE UN'INTERA VALLE e un POLO INDUSTRIALE di primaria importanza, con ricadute negative altresì sui diritti primari all'assistenza sanitaria, al lavoro, alla socialità di decine di migliaia di abruzzesi della Maiella Orientale e del Sangro Aventino. Abbiamo il dovere di scongiurare e l'isolamento e i disservizi delle nostre aree interne della Maiella Orientale e del polo industriale di Fara San Martino, evitando altre ripercussioni economiche su vaste zone della provincia interna e produttiva", affermano i due sindaci.