Tagli a scuole e volontari
La Provincia a caccia di soldi, comincia dal sociale.
VASTO. Taglio netto della Provincia alle iniziative culturali. Stop ai contributi destinati ad attività ludiche, ricreative e sociali. Servono milioni di euro per curare le strade e i soldi non ci sono. L’amministrazione provinciale cerca risorse per i lavori urgenti e revoca la concessione di contributi finanziari a Comuni, parrocchie, istituti scolastici e associazioni di volontariato.
L’operazione, che consentirà di recuperare circa 250mila euro, è definita dal Pd «ingiusta pretestuosa e politicamente scorretta».
La cura dimagrante annunciata a fine ottobre nell’aula consiliare del municipio di Vasto dal presidente della Provincia, Enrico Di Giuseppantonio (Udc) è cominciata.
Il pacchetto emergenze taglia i contributi destinati alla cultura, al turismo, ma anche al sociale. «La nuova giunta ha revocato la concessione dei contributi assegnati lo scorso 16 aprile dalla giunta guidata dal senatore Tommaso Coletti a enti, comuni e associazioni varie, per le loro attività»: con questa breve nota, 14 Comuni, 25 associazioni no profit, sette istituti scolastici e nove parrocchie del comprensorio sono state avvisate che non potranno più disporre dei fondi concessi dalla giunta di centrosinistra per attività sociali e ricreative. «E’ una decisione ingiusta, ancora più grave se si pensa che i destinatari dei contributi sono in molti casi associazioni di volontariato e parrocchie che con quelle risorse pensavano di organizzare iniziative sociali e culturali», protesta il capogruppo provinciale del Pd, Camillo D’Amico.
Qualche associazione i soldi promessi li aveva già spesi. L’associazione Arcobaleno di San Salvo, ad esempio, ha impiegato il denaro per aiutare i terremotati. «Ho anticipato personalmente i fondi destinati alle trasferte all’Aquila per aiutare le popolazioni colpite sal sisma», conferma Nicola Di Sciascio responsabile del gruppo di Protezione civile.
Si dichiarano dispiaciuti alcuni volontari di Cupello, ma anche delusi e arrabbiati. «E’ una vergogna che a pagare debbano essere sempre i più deboli», commenta Luca Marchegiani, «i contributi della Provincia servivano per mandare avanti iniziative di carattere sociale a favore di giovani e anziani».
Fra i destinatari dei contributi rimasti a bocca asciuta c’è anche la parrocchia del San Paolo di Vasto, retta da don Gianni Sciorra e il Comune di Lentella. Per il sindaco del piccolo comune del Vastese, Carlo Moro non sarà facile reperire altrove le risorse venute a mancare. Chiamato in causa il presidente Di Giuseppantonio intende rispondere oggi alla critiche in una conferenza stampa.
L’operazione, che consentirà di recuperare circa 250mila euro, è definita dal Pd «ingiusta pretestuosa e politicamente scorretta».
La cura dimagrante annunciata a fine ottobre nell’aula consiliare del municipio di Vasto dal presidente della Provincia, Enrico Di Giuseppantonio (Udc) è cominciata.
Il pacchetto emergenze taglia i contributi destinati alla cultura, al turismo, ma anche al sociale. «La nuova giunta ha revocato la concessione dei contributi assegnati lo scorso 16 aprile dalla giunta guidata dal senatore Tommaso Coletti a enti, comuni e associazioni varie, per le loro attività»: con questa breve nota, 14 Comuni, 25 associazioni no profit, sette istituti scolastici e nove parrocchie del comprensorio sono state avvisate che non potranno più disporre dei fondi concessi dalla giunta di centrosinistra per attività sociali e ricreative. «E’ una decisione ingiusta, ancora più grave se si pensa che i destinatari dei contributi sono in molti casi associazioni di volontariato e parrocchie che con quelle risorse pensavano di organizzare iniziative sociali e culturali», protesta il capogruppo provinciale del Pd, Camillo D’Amico.
Qualche associazione i soldi promessi li aveva già spesi. L’associazione Arcobaleno di San Salvo, ad esempio, ha impiegato il denaro per aiutare i terremotati. «Ho anticipato personalmente i fondi destinati alle trasferte all’Aquila per aiutare le popolazioni colpite sal sisma», conferma Nicola Di Sciascio responsabile del gruppo di Protezione civile.
Si dichiarano dispiaciuti alcuni volontari di Cupello, ma anche delusi e arrabbiati. «E’ una vergogna che a pagare debbano essere sempre i più deboli», commenta Luca Marchegiani, «i contributi della Provincia servivano per mandare avanti iniziative di carattere sociale a favore di giovani e anziani».
Fra i destinatari dei contributi rimasti a bocca asciuta c’è anche la parrocchia del San Paolo di Vasto, retta da don Gianni Sciorra e il Comune di Lentella. Per il sindaco del piccolo comune del Vastese, Carlo Moro non sarà facile reperire altrove le risorse venute a mancare. Chiamato in causa il presidente Di Giuseppantonio intende rispondere oggi alla critiche in una conferenza stampa.