rata di ACCONTO
Tassa sui rifiuti La scadenza slitta al 30 novembre
LANCIANO. Bollettini di pagamento in ritardo e lunghe file agli sportelli dell’ufficio tributi. L’esordio della Tari, la nuova tassa dei rifiuti, non è stato dei migliori a Lanciano. Innanzitutto il...
LANCIANO. Bollettini di pagamento in ritardo e lunghe file agli sportelli dell’ufficio tributi. L’esordio della Tari, la nuova tassa dei rifiuti, non è stato dei migliori a Lanciano. Innanzitutto il Comune ha dovuto prorogare il termine di scadenza per il pagamento della rata di acconto, inizialmente fissato al 16 novembre. Ma, per problemi tecnici di spedizione, le lettere con il bollettino per il pagamento sono arrivate nelle case dei contribuenti a ridosso della scadenza prevista. Per non far gravare questo disguido sulle spalle dei cittadini, l’amministrazione comunale ha, quindi, deciso di prolungare i termini di pagamento al 30 novembre, senza alcuna sanzione o onere accessorio per i contribuenti.
Sono in tanti, però, ad essere scontenti di quello che hanno trovato nella casella della posta. In generale la riduzione di 415mila euro nel costo del servizio, rispetto al 2013, ha portato a un abbassamento medio di circa il 9% delle tariffe. Ovviamente non tutti ne beneficiano. Per quanto riguarda le utenze domestiche, da un’unica tariffa si è passati a sei diverse, che variano in base al numero dei residenti (la parte fissa della tariffa si basa sui metri quadrati, la parte variabile sui residenti). Per singoli e coppie lo sconto è superiore all’11%, mentre da 3 componenti in su la riduzione si abbassa ma vengono introdotte agevolazioni crescenti (da 40 euro fino a 130 per sei o più persone). Ad essere penalizzati, secondo il meccanismo della tassa stessa, sono le abitazioni piccole abitate da nuclei familiari con quattro componenti in su.
Le utenze non domestiche sono state, invece, divise in 30 categorie e anche qui sono state introdotte agevolazioni che vanno da 0,40 a 5 euro a metro quadrato. Ad essere colpiti dalla stangata dei rifiuti sono l’ospedale Renzetti (+254%) e gli ipermercati (+91%). Più 43% anche per ortofrutta, pescherie, fioristi e pizze al taglio, considerate tra le categorie che producono maggior quantità di rifiuti: gli aumenti sono, però, compensati con l’agevolazione di 5 euro, che porta a non superare la tariffa di altri negozi. Riduzioni sono previste per le banche, alle quali è stata comunque applicata l’aliquota massima prevista, e per gli alberghi. Meno 1,22% per i negozi di abbigliamento e calzature.
Stefania Sorge
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