Torricella Peligna Battaglia in aula sulla centrale a biogas

TORRICELLA PELIGNA. No alla centrale a biogas in località Guardata: lo dice la minoranza consiliare con gli esponenti di Progetto Torricella Michele Rocco Carozza e Nicola Di Martino e un gruppo...

TORRICELLA PELIGNA. No alla centrale a biogas in località Guardata: lo dice la minoranza consiliare con gli esponenti di Progetto Torricella Michele Rocco Carozza e Nicola Di Martino e un gruppo di cittadini che hanno costituito il comitato “No biogas”.

La centrale, il cui progetto è stato presentato da un privato ai primi di maggio, dovrebbe avere una potenza di 300 Kw con due torri (digestori) di 25-30 metri di diametro e 10,5-13 di altezza. «Diventa sempre più una certezza la realizzazione di una centrale a biogas nel nostro paese», affermano i consiglieri Di Martino e Carozza, «e le voci che si rincorrevano su questa possibilità si sono concretizzate con la presentazione da parte della ditta Teti Giuseppe. Noi della minoranza ci siamo fatti promotori di diverse iniziative tra le quali la convocazione di un consiglio comunale straordinario in occasione del quale abbiamo presentato una proposta di delibera chiedendo che il consiglio esprimesse contrarietà all’impianto a biogas e demandando al sindaco ogni intervento e iniziativa volti a evitare un “disastro annunciato”. La delibera presentata dalla minoranza è stata approvata perché la maggioranza si è astenuta e il sindaco, Tiziano Teti, era assente perché, come spiegano Di Martino e Carozza in un comunicato stampa, «il sindaco non ha potuto partecipare alla discussione e alla votazione perché egli è sia il fratello del titolare della ditta “Teti Giuseppe” e sia socio della società concedente dei fondi sui quali andrà a realizzarsi lo stesso impianto».

La minoranza e i cittadini “No biogas” auspicano che la maggioranza consiliare tenga fede alla delibera di consiglio nell’interesse dell’ambiente e della salute dei cittadini. La minoranza sottolinea i possibili rischi prodotti da centrali a biogas e biomasse, considerato anche che molti paesi si sono opposti ai progetti sulle centrali in questione per motivi di salvaguardia del territorio e della salute delle persone che vi abitano.

Secondo i dati dei consiglieri di minoranza, l’impianto dovrebbe sorgere, in linea d’aria, a un chilometro dal centro abitato, 900 metri dalla scuola media e 500 dal camping.

Matteo Del Nobile

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