Tornareccio

Trenta pecore e capre sgozzate dai lupi

12 Febbraio 2025

Tragico bilancio di un attacco sferrato a un gregge al pascolo. Le titolari: «Adesso le istituzioni ci aiutino»

TORNARECCIO. Venti pecore e dieci capre sgozzate, altri capi feriti e dispersi. È il tragico bilancio dell’attacco che un branco di lupi ha sferrato a un gregge di 350 capi sulle montagne sopra a Tornareccio. A raccontarlo è una delle titolari dell'azienda agricola a conduzione familiare “I due cuori”, in contrada Torricchio. L'assalto dei lupi è avvenuto lunedì mattina, ma anche ieri il gregge è stato attaccato da alcuni esemplari.

«Non ce la facciamo più, ormai ci seguono», dice Anna Maria Piteo, 33 anni, che insieme alla sorella Maria Pia, 30, e al papà Francesco manda avanti l'azienda di famiglia, «anche oggi (ieri per chi legge, ndr), abbiamo portato quel che rimane del nostro gregge in un'altra zona del pascolo. A un certo punto, verso le 15, i cani si sono accorti di un lupo in mezzo alla vegetazione e hanno iniziato ad abbaiare per cacciarlo. Non ci siamo accorte che ce n'era un altro pronto ad attaccare: è uscito dalla parte opposta ed ha assalito una pecora. È ferita ma viva, speriamo di riuscire a riportarla salva, casa dista un'oretta».

Lunedì mattina le due sorelle, come fanno sempre, sono uscite verso le 10.30 per portare il gregge al pascolo in località Matritano, sotto Guilmi, “scortate” da quattro pastori abruzzesi ed alcuni border collier. «All’improvviso abbiamo sentito i cani abbaiare», racconta Anna Maria, «li abbiamo chiamati e siamo accorse, ma era già tardi: c'erano dieci lupi contro tutto il gregge. Venti pecore e 10 capre sono state sgozzate e alcune sbranate, altri cinque capi sono rimasti feriti al collo come un pastore abruzzese. I lupi poi si sono allontanati e noi abbiamo cercato di mettere in salvo le altre pecore, erano tutte spaventate e si allargavano cercando la direzione per fuggire. È stato un massacro. Stiamo cercando di curare i capi feriti, ma nella stalla gli agnelli piangono, segno che mancano altre pecore all'appello».

I Piteo sono originari di Caserta ma da oltre 20 anni vivono a Tornareccio. La passione per gli animali delle due sorelle, coltivata fin da bambine, le ha portate a prendere in mano l'azienda di famiglia. «È un dispiacere enorme, abbiamo cresciuto questi animali da quando erano agnelli», dice ancora Anna Maria, «alcune pecore erano incinte, avremmo assistito ai primi parti. In passato è capitato che prendessero una, due, massimo tre pecore, ma mai tanti capi così. Chiediamo un aiuto concreto alle istituzioni perché se è vero che il lupo è un animale protetto, anche i pastori e i loro animali vanno tutelati e risarciti per i danni».

Quattro mesi fa i lupi hanno colpito anche in una stalla a Sant'Eusanio del Sangro: 11 ovini, custoditi in un recinto, sono stati sbranati e altri 24 capi hanno riportato ferite «compatibili con predazione da lupo», hanno certificato i veterinari della Asl.

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