Trovate morte le 2 studentesse
Sotto le macerie di Tempera anche l’ex direttore Carmine Alessandri
LANCIANO. Tre morti accertati è il prezzo in vite umane che la città paga all’indomani della tragedia che ha scosso l’Abruzzo. La sorte di altre otto persone tiene con il fiato sospeso famigliari e amici, che continuano a sperare. Non c’è stato nulla da fare per Carmine Alessandri, 71 anni, ex dirigente dell’Agenzia delle entrate, Ilaria Rambaldi, 24, e Martina Salcuni, 20. I corpi delle due studentesse sono stati recuperati dopo più di 20 ore, nella notte, dallo stesso stabile crollato nel centro dell’Aquila.
Il Comune ha proclamato per oggi il lutto cittadino. Ma sotto le macerie la vita ha trovato anche il modo di riaffiorare nei volti impolverati e stanchi di ragazzi estratti vivi. La città continua a rispondere agli appelli di solidarietà: da ieri l’istituto Gesù Bambino, a San Pietro, ospita le 25 suore francescane che hanno dovuto abbandonare il convento nel capoluogo aquilano. Carmine Alessandri era partito la mattina del sisma da Lanciano. Come tutti gli anni - era dell’Aquilano - per Pasqua andava a trovare i fratelli a Tempera, una delle zone colpite vicino L’Aquila.
La sua casa, da poco ristrutturata, gli è crollata addosso mentre dormiva. La moglie è riuscita ad aprirsi un varco fra le macerie e a mettersi in salvo. «Dopo la scossa di mezzanotte gli ho detto di non dormire in casa», ha raccontato la donna ai figli, «ma Carmine cercava di rassicurarmi che era finito. All’inizio rispondeva alle chiamate, poi non l’ho sentito più». Alessandri, per anni è stato direttore dell’Agenzia delle entrate di Lanciano. «Era legato ai quattro nipoti, tra cui l’ultima arrivata, Giorgia», lo ricordano i famigliari. Stamattina la salma è all’obitorio del Renzetti. Alle 15 i funerali nella chiesa di San Pietro.
Le due studentesse decedute vivevano nello stesso palazzo di via Campo di Fossa, traversa della martoriata via XX Settembre. Ilaria Rambaldi era in procinto di laurearsi in ingegneria edile-architettura. E’ toccato al comandante dei vigili del fuoco di Pescara, Cesare Gaspari, compagno della madre, l’avvocato di Lanciano Maria Grazia Piccinini, tirare fuori dalle macerie il suo corpo.
Martina Salcuni aveva invece iniziato gli studi universitari da poco, al primo piano del palazzo degli anni ‘70 che si è accartocciato su se stesso. Oggi la piangono il padre Michele, ex funzionario Sevel, la madre Adelia e il fratello Francesco. Stesso stabile, coinquilina di una delle due, Valeria Esposito, invece, si è salvata. Sono ore di angoscia per la sorte di otto dispersi dell’area frentana.
Sono salve e a Lanciano le 24 suore francescane del convento di via Fortebraccio, all’Aquila. In città e nel comprensorio le scuole restano chiuse. Oggi a Lanciano è lutto cittadino.
Il Comune ha proclamato per oggi il lutto cittadino. Ma sotto le macerie la vita ha trovato anche il modo di riaffiorare nei volti impolverati e stanchi di ragazzi estratti vivi. La città continua a rispondere agli appelli di solidarietà: da ieri l’istituto Gesù Bambino, a San Pietro, ospita le 25 suore francescane che hanno dovuto abbandonare il convento nel capoluogo aquilano. Carmine Alessandri era partito la mattina del sisma da Lanciano. Come tutti gli anni - era dell’Aquilano - per Pasqua andava a trovare i fratelli a Tempera, una delle zone colpite vicino L’Aquila.
La sua casa, da poco ristrutturata, gli è crollata addosso mentre dormiva. La moglie è riuscita ad aprirsi un varco fra le macerie e a mettersi in salvo. «Dopo la scossa di mezzanotte gli ho detto di non dormire in casa», ha raccontato la donna ai figli, «ma Carmine cercava di rassicurarmi che era finito. All’inizio rispondeva alle chiamate, poi non l’ho sentito più». Alessandri, per anni è stato direttore dell’Agenzia delle entrate di Lanciano. «Era legato ai quattro nipoti, tra cui l’ultima arrivata, Giorgia», lo ricordano i famigliari. Stamattina la salma è all’obitorio del Renzetti. Alle 15 i funerali nella chiesa di San Pietro.
Le due studentesse decedute vivevano nello stesso palazzo di via Campo di Fossa, traversa della martoriata via XX Settembre. Ilaria Rambaldi era in procinto di laurearsi in ingegneria edile-architettura. E’ toccato al comandante dei vigili del fuoco di Pescara, Cesare Gaspari, compagno della madre, l’avvocato di Lanciano Maria Grazia Piccinini, tirare fuori dalle macerie il suo corpo.
Martina Salcuni aveva invece iniziato gli studi universitari da poco, al primo piano del palazzo degli anni ‘70 che si è accartocciato su se stesso. Oggi la piangono il padre Michele, ex funzionario Sevel, la madre Adelia e il fratello Francesco. Stesso stabile, coinquilina di una delle due, Valeria Esposito, invece, si è salvata. Sono ore di angoscia per la sorte di otto dispersi dell’area frentana.
Sono salve e a Lanciano le 24 suore francescane del convento di via Fortebraccio, all’Aquila. In città e nel comprensorio le scuole restano chiuse. Oggi a Lanciano è lutto cittadino.