Truffa delle case-vacanza i raggirati salgono a 17

Gli imbroglioni hanno fatto perdere le tracce e chiuso il conto sul quale i turisti hanno versato la caparra. La polizia: dal codice Iban possiamo individuarli

VASTO. Truffa della casa per le vacanze, è allarme fra i turisti. Il numero delle vittime continua a crescere. Ieri mattina altre 4 famiglie si sono rivolte all'Agenzia Molino. «Questa volta gli affittuari avevano assicurato alle vittime che sarebbero arrivati da Roma per consegnare personalmente le chiavi della casa», racconta Angelica Molino. Inutile dire che da Roma non è arrivato nessuno e le 4 famiglie hanno dovuto trovare un ripiego. Altre due comitive invece hanno ricaricato i bagagli in auto e sono andate via infuriate.

Fino ad oggi sono stati accertati 17 casi. Sulla vicenda che ha creato un vero e proprio putiferio sulla riviera istoniense ha deciso di indagare il commissariato di Vasto.

«Sarebbe opportuno che tutte le persone raggirate presentassero una querela in commissariato», dice il dirigente Cesare Ciammaichella, «attraverso la polizia postale possiamo individuare il flusso digitale del denaro versato e risalire ai due abili truffatori. Anche se hanno già chiuso il conto», assicura il vice questore.

Le famiglie raggirate hanno aperto un blog per mettere in guardia altre potenziali vittime anche se ormai i due affittuari, che sicuramente avranno fornito anche nomi falsi, sono lontani a godersi il frutto del raggiro. A Vasto è la prima volta che accade ma pare che lo scorso anno in Puglia la "truffa della casa vacanze", abbia mietuto centinaia di vittime solo nel Salento.

I vacanzieri sperano di risparmiare affittando un appartamento da privati e si ritrovano senza casa e senza i soldi della caparra.

«Il copione è sempre lo stesso», dice la polizia , «il truffatore pubblica on-line un annuncio con le foto di una presunta casa da affittare per l'estate e attende che qualcuno abbocchi. Individuata la vittima si chiede come caparra almeno il 30% della cifra pattuita. E quando il turista, arrivato a destinazione, scopre l'inganno, è ormai troppo tardi: la casa non esiste e se esiste è occupata dal proprietario (è quello che è successo ai vacanzieri arrivati a Vasto) e tocca trovare un alloggio d'emergenza».

Secondo una ricerca di E-bay il 40% degli italiani quest'anno ha prenotato la casa per le vacanze on-line. Sul sito Subito.it ci sono ventimila annunci. Dalla polizia arriva l'invito a diffidare di chi chiede la caparra come accredito su carte di credito prepagate perché è più difficile risalire all'identità. Il bonifico bancario dovrebbe aiutare gli inquirenti a rintracciare i due uomini che hanno incassato i soldi dei turisti che avevano scelto Vasto come meta delle vacanze. Il codice Iban permette di risalire all'intestatario del conto. Anche se ha fornito un nome falso, prima o poi la sua identità verrà individuata.

Paola Calvano

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