Turismo, in arrivo 400mila euro per riaprire la Chieti sotterranea

28 Marzo 2022

Centinaia in fila per la visita straordinaria agli ipogei. Il Fai: «C’è un’antica rete che va riscoperta» Annuncio del vice sindaco De Cesare: «Pronti i fondi per il risanamento e poi aperture stabili»

CHIETI. Il primo tratto dei portici di corso Marrucino, dalla fontana di piazza Valignani fino a palazzo de’ Mayo, interamente occupato dalla fila di persone in attesa di poter visitare gli ipogei della Chieti sotterranea. Le due giornate del Fai (Fondo ambiente italiano) di ieri e sabato organizzate in città sono state un successo. La delegazione teatina, con il presidente Roberto Di Monte, ha deciso di aprire quattro percorsi sotterrai, offrendo visite guidate senza prenotazione, con il solo obbligo del Green pass rafforzato e mascherina Ffp2. Un successo non sottovalutato dall’amministrazione comunale che sulla Teate ipogea ha sempre detto di voler puntare e ha già trovato 400mila euro per riaprire alcuni percorsi sotterranei.
LE GIORNATE DEL FAI Le due giornate del Fai di Primavera a Chieti hanno puntato i riflettori sugli antichi metodi di conservazione dell’acqua, attraverso le enormi cisterne e la rete di cunicoli sotterranei di cui il centro storico teatino è pieno. È il fascino della Chieti sotterranea che ha saputo attirare tantissimi visitatori. «Abbiamo aperto ai visitatori quattro cisterne», dice Cinzia Di Vincenzo del Fai Chieti, «per far scoprire la città nascosta, ricca di ipogei, ambienti che fungevano da deposito di acqua per alimentare la grande rete idrica della Teate romana. Questa antica rete rappresenta un’eccellenza di ingegneria idraulica. La rete serviva anche ad alimentare le terme romane che per la loro grandezza e magnificenza ci lasciano un segnale della grande importanza che la città aveva in epoca romana». Gli ipogei visitabili grazie al Fai sono stati quelli di piazza Umberto I, della Via Tecta, di largo Carbonari e di via Gizzi. Il punto di partenza è stato quello di piazza Martiri della libertà, le visite guidate si sono svolte sia alla mattina che al pomeriggio. L’enorme afflusso di visitatori è andato al di là delle previsioni anche per gli organizzatori.
FONDI CHIETI SOTTERRANEA «Su questo settore abbiamo sempre detto di voler puntare», dice il vicesindaco e assessore alla cultura Paolo De Cesare, «proprio per questo motivo, all’interno del grande progetto di rigenerazione urbana da 20 milioni di euro abbiamo previsto un finanziamento ad hoc da oltre 400mila euro per il recupero e il risanamento di quattro ipogei. Per l’ipogeo di Porta Pescara ci sono 115mila euro, per l’ipogeo di piazza Valignani ci sono 110mila euro e poi ci sono gli ipogei di piazza San Giustino e palazzo d’Achille che avranno a disposizione 115mila euro e 80mila euro». L’intero programma di rigenerazione urbana presentato dal Comune è stato ammesso a finanziamento. La convenzione con il Comune è stata già firmata, ora l’ente attende l’arrivo dei primi finanziamenti per la progettazione.
IPOGEI IN RETE E c’è chi chiede di mettere a sistema tutte le risorse della Chieti sotterranea. Gianluca Squicciarini, animatore della pagina Visit Chieti, che dal 2013 promuove le bellezze della città, invita l’amministrazione «a prestare maggiore attenzione verso un settore così strategico e cruciale per la crescita della città. Il grande successo delle giornate Fai di primavera sono l'ennesima dimostrazione di quanto potenziale inespresso e inutilizzato disponga la città». Per iniziare a sviluppare un sistema ipogeo, Squicciarini propone di «partire abbinando l'apertura dei sotterranei al già rodato appuntamento fisso con la Via Tecta, così da avere una stabilità anche nella comunicazione che tenda a rendere regolare e riconoscibile il sistema ipogeo teatino. E così l'ultimo sabato del mese potrebbe essere quello degli ipogei aperti».