Università D'Annunzio, la beffa dei bollettiniData sbagliata sulle cedole, arrivano le more

14 Novembre 2011

Paga in anticipo le tasse ma lo multano: scadenza diversa per Medicina

PESCARA. Ha pagato la tassa universitaria della figlia il 18 ottobre, convinto di essere largamente in anticipo rispetto alla scadenza del 5 novembre scritta sul bollettino. Ma a distanza di pochi giorni, si è visto arrivare la richiesta di pagamento della mora pari a 51 euro e 70, un terzo dei 155 euro già versati alla facoltà di Medicina dell'università D'Annunzio di Chieti.

«Ma questa volta non pago proprio», racconta indignato il genitore pescarese che dopo il reclamo in segreteria si è sentito rispondere che per la facoltà di Medicina la scadenza di pagamento era il 15 ottobre e non il 5 novembre.

«Mi hanno detto che era scritto sul bando affisso all'università, ma il fatto è che il bollettino trae in inganno perchè è con quello che si va a pagare. Senza contare, poi, che anche il bollettino è sbagliato», racconta il padre della studentessa, «visto che quando ho fatto il bonifico mi è tornato indietro. Ho dovuto telefonare alla segreteria e si è scoperto che l'iban era sbagliato: mancava uno zero e c'era un 1 al posto di un altro zero».

Difficoltà che il genitore, intenzionato a pagare l'iscrizione della figlia in anticipo rispetto alla presunta scadenza del 5 novembre, supera e salda.

«Io e mia moglie ci siamo messi tranquilli, fino a quando l'università ci ha chiesto una mora di 51 euro e 70 centesimi perchè il pagamento era stato fatto in ritardo rispetto alla scadenza del 15 ottobre prevista per Medicina, ma non segnalata sul bollettino di pagamento».

Quanto basta per convincere il cittadino a non versare altri 51 euro.

«Non ho nessuna intenzione di pagare questa mora», si sfoga indignato, «perchè ritengo che il saldo delle tasse sia avvenuto nei tempi richiesti. Chiedo anzi che l'università prenda nota di tutto ciò e abolisca il pagamento della mora non soltanto per me, ma per i tanti genitori che, come me, saranno caduti nello stesso errore. Perchè è inutile che all'università dicono che la scadenza del 15 ottobre per Medicina era scritta sul bando. Noi siamo andati a pagare con il bollettino dove c'era una sola scadenza, quella del 5 novembre».

E poi: «Semmai dovessi pagare», va avanti il genitore, «pago gli interessi legali per il mancato pagamento, ma non certo una mora di 50 euro, il 30 per cento dell'intera tassa, per appena tre giorni di presunto ritardo».

«Smettiamola con queste punizioni», attacca il genitore, «sanzioni di questo tipo non sono altro che balzelli. E sono utili solamente a rastrellare denaro per pagare gli sprechi della pubblica amministrazione».

© RIPRODUZIONE RISERVATA