Vasto: barista stroncato da un malore a 40 anni 

Marco Nanni gestiva con il fratello Angelo il bar Naumachia, nel centro storico. È morto nel sonno. La scoperta della madre

VASTO. Stroncato da un malore nel sonno. Cordoglio e sgomento a Vasto per l’improvvisa morte di Marco Nanni, 40 anni, gestore insieme al fratello Angelo del bar Naumachia, nel centro storico. Il cuore dell’uomo si è fermato per sempre a causa di un improvviso aneurisma. Ad accorgersi della sua morte pare sia stata la madre. Marco era solito alzarsi presto per andare al bar. Non vedendolo sveglio ieri mattina, la donna si è preoccupata. Ha raggiunto la camera del figlio e ha aperto la porta. Marco era nel suo letto. Sembrava dormisse. Ma non è bastato scuoterlo per svegliarlo. Marco non si è svegliato più. La donna ha chiesto aiuto ma i soccorsi sono stati inutili. Probabilmente l’uomo è passato dal sonno alla morte senza accorgersene.

La morte per aneurisma è un fenomeno molto più frequente di quanto si pensi. È definita una morte inattesa per cause che si manifestano talvolta con sintomi a cui non diamo peso: mal di testa e stanchezza. Altre volte accade tutto all’improvviso. Nessuno degli amici di Marco ricorda di averlo sentito lamentarsi per qualche disturbo.

Marco Nanni, cordiale e sorridente, passava molte ore dietro al banco del bar ma era contento. Era orgoglioso della sua crema caffè che arricchiva ogni giorno con particolari diversi. «Una persona estremamente garbata ed educata», ricordano in municipio dove spesso il quarantenne portava le ordinazioni. «Lo vedevo ogni giorno», dice commosso il vicesindaco Giuseppe Forte. «Era una persona che non perdeva mai la calma. Mancherà tantissimo a quanti lo hanno conosciuto. Questa tragedia racconta la caducità della vita. Sia io che l’intera amministrazione comunale siamo vicini alla famiglia. Ai genitori Elio e Rosanna, al fratello Angelo le più sentite condoglianze».
La notizia della morte del quarantenne ha scosso la città. ««Un fulmine a ciel sereno», dice Marco Corvino, presidente del Consorzio Vasto in centro, «tutti gli associati sono profondamente addolorati ed esprimono il proprio cordoglio alla famiglia Nanni».  «Mai una parola sgarbata», dice l’architetto Francescopaolo D’Adamo, «sognava la rinascita di via Canaccio: caro Marco il discorso non sarà concluso», promette D’Adamo.

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