“80 voglia di…’80! Il Musical” danzando si torna al futuro

6 Novembre 2024

La stagione teatrale aquilana apre domani con un tuffo nel mitico decennio  Prodotto da Tsa e Compagnia dell’Alba, idea di Paolo Ruffini, balla Mercuri

L’AQUILA. Cosa accadrebbe se uno studente scapestrato avesse l'occasione di incontrare i suoi professori da giovani? Gli intramontabili anni Ottanta rivivranno domani (giovedì 7 novembre, ore 21) con replica venerdì in un doppio appuntamento alle ore 17.30 e alle ore 21, al Ridotto del teatro Comunale dell’Aquila, in occasione dell’apertura della nuova Stagione Teatrale Aquilana. In scena “80 voglia di…’80! Il Musical”, un tuffo nel mitico decennio, un autentico viaggio attraverso canzoni, vestiti sgargianti e primi videogames, prodotto dal Teatro Stabile d’Abruzzo e Compagnia dell’Alba. Scritto da Gianfranco Vergoni, da un’idea di Paolo Ruffini, con la regia e le coreografie di Fabrizio Angelini, il musical è rivolto a chi in quegli anni ha vissuto pienamente la sua giovinezza, a chi negli anni Ottanta è nato, a chi vuole scoprirli e a chi vuole ricordarli.
«La particolarità dello spettacolo», recitano le note di presentazione, «è, infatti, il mischiare due piani temporali», omaggiando il film “Ritorno al futuro”. In scena: Manuel Mercuri – performer, acrobata, ballerino e content creator internazionale –, Ottavio Cannizzaro, Noemi Cappellini, Cristian Cesinaro, Filippo Di Menno, Edilge Di Stefano, Pietro Galetta, Silvia Ghirardini, Lorenzo Giambattista, Ilaria Lanzillotta, Giulia Rubino. Lo spettacolo si inserisce nel filone del “family entertainment”: «Un prodotto interamente italiano, adatto anche alle nuove generazioni che oggi si divertono con le canzoni che hanno fatto ballare e sognare i loro genitori». Protagonista dello show è uno studente liceale «per niente modello» e alternativo, che attende di conoscere l’esito dell’anno scolastico. Maneggiando un Cubo di Rubik, il giovane si ritrova catapultato indietro nel tempo di 40 anni. Grazie a questo tuffo nel passato, incontra i suoi professori, allora giovanissimi, che lo coinvolgeranno nell’organizzazione di un concerto di fine anno scolastico, dove a farla da padrone saranno le più celebri hit del momento. «Avrà così modo di conoscerli più a fondo e soprattutto di rendersi conto che anche loro, come lui, hanno avuto un passato da adolescenti» si legge ancora nella presentazione. «Il “ritorno al futuro”, cioè al giorno d’oggi, sarà l’occasione per tirare le somme di questo viaggio e in qualche modo cambiare un po’ anche se stesso, riconciliandosi con quelli che fino ad allora aveva visto solo come nemici». “Cosa resterà di questi anni Ottanta?” cantava Raf. Non resta che scoprirlo a teatro.