All’Aquila il poeta Grünbein: «La mia poesia è una ricerca di tracce del tempo perduto»
L’AQUILA. «Per me la poesia è ricerca storica e al contempo espressione esistenziale». Poeta, saggista e traduttore, nato a Dresda il 9 ottobre 1962, Durs Grünbein è considerato una delle voci più...
L’AQUILA. «Per me la poesia è ricerca storica e al contempo espressione esistenziale». Poeta, saggista e traduttore, nato a Dresda il 9 ottobre 1962, Durs Grünbein è considerato una delle voci più significative della poesia tedesca ed europea contemporanea. Scelto come ospite d'onore dell'edizione 2024 del Premio Letterario internazionale L’Aquila – Bper Banca intitolato alla scrittrice Laudomia Bonanni, è stato presentato ieri mattina alla stampa, nella sala assemblee dell'istituto bancario. Grünbein ha espresso il suo orgoglio per l’invito: «Mi sento molto onorato», ha detto, «anche per essere stato preceduto, nelle passate edizioni, da nomi importanti della poesia internazionale, dagli Usa all’Europa, oltre che dall’Asia». La sua presenza è stata occasione per un confronto sulla poesia contemporanea. «A mio avviso», ha aggiunto, «è importante che la poesia esprima coscienza storica. Per me, comunque, la poesia è anche una questione di espressione esistenziale». La riflessione del poeta si intreccia strettamente con il contesto della sua città natale, Dresda, devastata dai bombardamenti della seconda guerra mondiale, un luogo che ha plasmato il suo immaginario poetico. «La mia è una ricerca storica del tempo perduto», ha sottolineato. «Vengo da Dresda, una città dal passato difficile che ho cercato di ricostruire attraverso la mia ricerca». Grünbein ha raccontato di essere già stato a L'Aquila due volte, una delle quali dopo il terremoto del 2009. «Sono tornato qui», ha detto, «spinto dalla curiosità di osservare e comprendere i segni lasciati da una catastrofe di tale portata, sia sulla città sia sulle persone. Sono rimasto impressionato dall'enorme lavoro di ricostruzione portato avanti in questi anni». Alla presentazione hanno partecipato il direttore territoriale di Bper Banca Giuseppe Marco Litta, il consigliere della Fondazione Carispaq Raffaele Marola, il segretario del Premio, Giuliano Tomassi; la presidente della Giuria Stefania Pezzopane, l'assessore comunale Paola Giuliani. Nel pomeriggio, alla casa circondariale di Preturo la premiazione della sezione riservata ai detenuti. Oggi la proclamazione del vincitore che sarà scelto tra i tre finalisti Francesco D'Alessandro con il libro Camminando (Il Labirinto); Federica Taddei con Eravamo Purissimi (Manni) e Gian Mario Villalta con Dove sono gli anni (Garzanti).