L'ARRIVO DELL'ESTATE
Arte e tradizioni per la festa di San Giovanni
Oggi e domani, da Spoltore al museo delle Genti d'Abruzzo di Pescara, musica, balli e riti del giorno più lungo dell'anno
SPOLTORE. Il salto sul fuoco nella notte (domani) di vigilia di San Giovanni Battista, la festa del giorno più lungo nel calendario giuliano, prima che la luce del giorno inverta il suo corso, il solstizio d’estate. Rito di purificazione e di fortificazione contro il maligno, si salta sul falò anche in due tenendosi per mano, un modo per sancire il rapporto di comare e compare, il “comparatico”, il momento più emozionante di quella notte “magica” per le comunità contadine, di buon auspicio per il raccolto.
Tradizioni che rivivono in Largo San Giovanni a Spoltore grazie alla moderna community dei Colori del territorio, l’associazione guidata da Edgardo Cotellucci, architetto appassionato di civiltà contadina. Il gruppo è cresciuto anche in consapevolezza e quest’anno, per la 19esima edizione, I Colori del territorio abbraccia Pescara portando la Festa del San Giovanni dal centro storico di Spoltore - oggi dalle 17 in poi, e alle 23 il salto del fuoco, con iscrizione obbligatoria - all’area antistante il Museo delle genti d’Abruzzo in via delle Caserme, a Pescara, domani con inizio alle 19.
Il programma? Musica, balli e canti dal ricco repertorio tradizionale abruzzese riproposto dalla Compagnia della Pescara, scambio del ramajetto di erbe aromatiche, fiera mercato, cibi solstiziali. E letture sul San Giovanni, con Giulia Basel e Franca Minnucci, sul significato del fuoco con Adriana Gandolfi (Astra). Saranno due giornate intense che concludono un articolato programma (www.icoloridelterritorio.org, pagina facebook) partito il 15 giugno pensando all'incontro tra culture diverse, "Symballo", che nell’etimologia greca significa mettere insieme. «Symballo», spiega Cotellucci, «è la mostra di arte visiva.che fino a oggi animerà lo Spazio D'Attanasio (ore 18-23, ingresso libero, ndr) in piazza D’Abenzio a Spoltore». Saranno esposti lavori di Mauro Vitale, Mazen Jannoun, Carlo Di Camillo, Stefano D'Ettorre, Marcello Mazzocca, con uno sguardo sul fenomeno dell'immigrazione in Val Pescara evidenziando i casi di integrazione con la realtà del posto.
I Colori del Territorio, sorta a Spoltore per promuovere la conoscenza dell’arte, dell’architettura e del paesaggio locale, prosegue con determinazione con appuntamenti a tutto campo, e normalmente a titolo gratuito, condividendo il sentimento di appartenenza al territorio «contro la modernità che a volte spegne le identità».
«Vogliamo coniugare intrattenimento e cultura, fondamentali per coinvolgere i giovani, senza i quali non c’è futuro. Per questo sono particolarmente felice della partecipazione del liceo artistico MiBe di Pescara», dice ancora Cotellucci, «Un lavoro in sinergia con associazioni e istituzioni locali per valorizzare e in qualche modo tutelare la bellezza del paesaggio, la memoria della civiltà contadina ancora viva nell’hinterland, un’origine che ci appartiene».
Così, nei giorni scorsi, un bel gruppo si è ritrovato alla passeggiata naturalistica a Torre Sterlich guidati dall’esperta forestale, Caterina Artese, ai laboratori di danze popolari con Lo Scacciapensieri di Roma, al workshop di land art con Jorg Gruenert.
Oggi, dalle 17 in poi, via alla festa finale nello scenario di Largo San Giovanni, la Porta Cieca, la Chiesetta di San Giovanni, il Fontanile, nel cuore del centro storico. Ci sarà la benedizione dei ramajetti di nove piante aromatiche all’apice del potere balsamico (iperico, felce, lavanda, alloro, timo, menta, melograno, rosmarino, salvia) e delle lumache, le “ciammariche” preparate con i chiodi di garofano, contro le avversità. E la fiera mercato, la gastronomia tipica, musica, balli in cerchio e l’accensione del falò.
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