BERTÉ, ESTRO E GRINTA: OGGI A TAGLIACOZZO IL SUO TRIBUTO AL ROCK 

L’artista calabrese in concerto in piazza Duca degli Abruzzi tra le star del Festival internazionale di mezza estate

TAGLIACOZZO. Con gli amplificatori che vibrano ancora sulle frequenze evocate da Roberto Vecchioni, nel suo concerto-lezione di sabato, piazza Duca degli Abruzzi di Tagliacozzo si prepara ad accogliere Loredana Bertè per uno degli appuntamenti più attesi della 39ª edizione del “Festival internazionale di mezza estate”, diretto dal maestro Jacopo Sipari di Pescasseroli.
Stasera alle 21.30 salirà sul palco uno dei personaggi più interessanti e discussi nel panorama della canzone italiana degli anni Settanta-Ottanta, con successi che arrivano sino ai giorni nostri, anche grazie alle fortunate collaborazioni degli ultimi anni. Catapultata nel mondo dello spettacolo con un esordio piuttosto audace, con tanto di copertina a nudo integrale su Playboy, Bertè ha continuato per tutta la sua carriera a ostentare personalità e irriverenza. Sa far convivere e utilizzare al massimo gli aspetti fondamentali di un'artista affermata: un repertorio sempre stimolante, grazie alle collaborazioni con gli artisti più interessanti e innovativi, basta pensare a Djavan o Fossati fino ai Boomdabash, ma soprattutto un’interpretazione aggressiva e grintosa. E, infine, si è imposta quale interprete sempre protagonista della scena. Tutti questi aspetti continuano a trovare la loro esaltazione e dimensione ideale nelle esibizioni dal vivo, confermando la Bertè come una delle poche vere “star” italiane del palcoscenico.
Lo spettacolo si propone come un grande tributo al pop e al rock e un omaggio, attraverso i visual, alla pop art. Si potrà visionare nei ledwall in versione integrale il video di Movie, Movie, che proprio lo stesso Andy Warhol girò per Loredana quando si frequentavano alla Factory nella New York degli anni ’80, la città che a livello artistico era davvero il top a livello internazionale. Partecipare al Manifesto Tour teatrale 2023 significa salire su una giostra che si muove tra passato e presente, pop e rock, blues e reggae, accompagnati da immagini super colorate e simboli del rock - come la lingua dei Rolling Stones o le giacche dei Clash. Attraverso i video e i testi delle canzoni arrivano anche messaggi sociali legati alle donne, tema sempre presente nel racconto di Loredana, come in genere la difesa dei diritti dei più deboli e di tutti coloro che non possono difendersi. Nella scaletta si passa da momenti di pura commozione e intensità con Il Mare d’inverno e Sei bellissima ad attimi di delirio collettivo con le hit più recenti quale Non ti dico no. Sul palco la cantante sarà sostenuta da un quintetto che schiera Ivano Zanotti alla batteria, Stefano Cerisoli e Marco Grasselli alle chitarre, Alberto Linari alle tastiere e Pierluigi Mingotti al basso, oltre alla corista storica Aida Cooper unitamente ad Annastella Camporeale.
Uno dei momenti più intensi della serata arriva con la presentazione del brano Ho smesso di tacere, scritto da Luciano Ligabue e accompagnato da potenti immagini di denuncia contro la violenza sulle donne. Attesi anche brani come Non sono una signora, Sei bellissima, Luna, Dedicato. «La musica che gira sempre intorno al rock melodico», commenta il maestro Sipari, «a cui ci ha abituato, ma pervasa da quella sfrenata e solare vitalità, mi ha portato ad invitare Loredana Bertè al Festival, unitamente ad immagini e melodie particolarmente evidenti nel suo vasto repertorio, che aprono ad un erotismo primitivo e trascinante, oltre a quella funzione sociale della musica che è l’essenza di questo tour Manifesto, legato al suo progetto discografico, che sposa la linea della scelta artistica pop in questo cartellone che vedrà qui anche Antonello Venditti e Francesco De Gregori (martedì 22 agosto, ndc). Faccio mia una dichiarazione che John Cage, appuntò in margine al suo A Year from Monday, nel ’63: “Vorrei che le nostre attività fossero più sociali, e sociali in modo libero”. Ci convinceremo, così», aggiunge Sipari, «attraverso la riflessione a cui siamo tutti invitati, che ciò che veramente importa è conservare intatto, anzi, accrescere di continuo, nell’arte, il nucleo vivo e insopprimibile di quel messaggio civile, operando sopra la mente degli uomini attraverso i suoni e le immagini, le parole e i gesti, così da ricondurli, oltre ogni sospensione e rottura, empirica e provvisoria, alla volontà e alla capacità di modificare le proprie convinzioni e convenzioni, le idee e le percezioni, reinstaurando la fedeltà ad una libera visione del mondo, ristrutturando il consenso a quell’utopia, reinducendone la tangibile praticabilità».
Per domani, alle ore 18, ci si sposterà ad Avezzano, in villa Massimo, tra il verde di Monte Salviano, per il Gran Gala della Classic Lyric Art del Maestro Glenn Morton e dell’Accademia di alto perfezionamento vocale Stage Daltrocanto del magistero di Donata D’Annunzio Lombardi. Venerdi 18, invece Noa si esibirà al Chiostro di San Francesco con l'Orchestra Sinfonica Abruzzese.
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