10 aprile

Oggi, ma nel 1980, a Torino, in via Giovanni Ribet, il gruppo di fuoco delle Ronde proletarie, organizzazione terroristica di estrema sinistra riconducibile a Prima linea, composto da Guido Manina, Daniele Gatto e Giorgio Soldani, uccideva la guardia giurata della Mondialpol Giuseppe Pisciuneri, di 30 anni, originaria di Ardore, in provincia di Reggio Calabria, durante il tentativo di disarmo della 38 special Smith & Wesson. La vittima si stava recando a piedi in corso Filippo Turati 11, sede della società di sicurezza. Il proiettile entrava dalla spalla sinistra in direzione del cuore mentre i due sicari, Manina e Gatto, fuggivano a bordo della Fiat 128 verde presumibilmente guidata da Soldati. L’agguato veniva rivendicato in serata con la telefonata di una donna, che non sarà identificata, alla redazione centrale del quotidiano “Stampa sera” (nella foto, particolare, la notizia dell’omicidio riportata proprio su quel giornale nell’edizione serale del 10 aprile stesso). Sposato con Rosanna Binelli di 25 anni, Pisciuneri era in servizio in quella ditta come vigilante da nove anni dopo aver vestito la divisa da carabiniere, fino al 1971, quale operativo alla stazione di Moncalieri. I funerali, il 12 aprile successivo, nella chiesa di San Pietro e Paolo di largo Saluzzo, saranno molto partecipati in quel contesto della città sabauda assediata dai delitti quasi quotidiani negli anni di piombo, poi la salma partirà per il cimitero di Locri dove sarà ospitata nella tomba di famiglia. Il 10 dicembre 1981 Soldati, di 35 anni, nel frattempo uscito da Pl e transitato nei Colp, i Comunisti organizzati per la liberazione proletaria, ma in procinto di diventare brigatista, si farà suicidare in carcere a Cuneo, perché ritenuto reo di delazione proprio da parte delle Brigate rosse. Verrà strangolato nel bagno della mensa da Giorgio Semeria, appartenente al nucleo storico dell’organizzazione con la stella a cinque punte, e Vittorio Alfieri, capo delle Br milanesi. Soldati, detto “Tommy”, verrà preso il 13 dicembre di quel 1981 in occasione dell’omicidio del poliziotto Eleno Viscardi che avverrà alla stazione centrale di Milano.