Cattelan a Sanremo Giovani e poi all’Ariston per la finale 

Il conduttore su Rai 2 per le prime selezioni del talent per le Nuove Proposte Conti: l’ho voluto anche per il Dopofestival e lo voglio sul palco la sera decisiva

«Inizieremo dopo la partita di Sinner: speriamo che si sbrighi con Taylor Fritz. Sono ottimista perché a Torino l’ho visto molto carico». Sorride Alessandro Cattelan, pronto per l’avventura di Sanremo Giovani, il talent che da oggi in seconda serata su Rai2 selezionerà – attraverso una serie di sfide a due – i 6 finalisti su 24 concorrenti che approderanno alla finalissima del 18 dicembre, Sarà Sanremo, in prima serata su Rai1. Tra i sei giovani, più due di Area Sanremo, la Commissione musicale sceglierà i 4 artisti che saliranno poi a febbraio sul palco dell’Ariston tra le Nuove Proposte, reintrodotte in gara dal direttore artistico Carlo Conti.
«Inizia ufficialmente l’avventura di Sanremo 2025: sono felice perché era una mia fissazione rendere Sanremo Giovani un talent», spiega Conti. «Ho voluto Alessandro, anche per il Dopofestival, perché mi sembrava il volto adatto per condurre un talent e poi il salotto meraviglioso che commenterà le puntate del festival», aggiunge il direttore artistico, che promuove sul campo Cattelan «tra i co-conduttori della serata finale 2025».
Quanto alla decisione di sdoppiare nuovamente la gara, «nasce dall’esperienza delle mie tre edizioni (dal 2015 al 2015, ndr), quando ho avuto la fortuna di avere tra le Nuove Proposte artisti come Caccamo, Nigiotti, Meta, Mahmood, Gabbani, Brancale, Irama. Quest’anno abbiamo abbassato l’età, da 29 a 26 anni, proprio per dare a chi è alle prime armi l’opportunità di decollare». E auspica che l’anno prossimo «Sanremo Giovani possa andare in prima serata su Rai2, sempre condotto da Alessandro, se non farà altro». Cattelan torna a condurre un talent dopo dieci edizioni di X Factor: decisivo, in questa scelta, il fattore tempo. «Se Carlo mi avesse chiamato subito dopo X Factor, probabilmente avrei risposto di no. Ma dopo quattro anni ho di nuovo voglia di avere a che fare con nuove carriere», spiega il conduttore, al quale a 44 anni, alle spalle un’ampia esperienza dai late show alla radio, sta stretta l’etichetta di “conduttore giovane”. «È una definizione più vostra che mia», risponde ai giornalisti. «Sono grande per anagrafe, acciacchi, responsabilità, ho figli e famiglia. Ho 23 anni di carriera e non sono stato mai disoccupato. Non mi sento giovane, anche se è una parola carina, meglio che vecchio», dice. E sgombra il campo dall’eterno «equivoco» di essere in qualche modo un predestinato per l’Ariston: «Condurre Sanremo? La cosa più probabile è che non lo farò mai, per vari motivi. Sarei in grado di farlo? Probabilmente sì. Sarei la persona più adatta? Magari anche no. Per condurre Sanremo serve una persona molto brava e larga. Carlo Conti è una persona molto brava e molto larga. Io so fare il mio lavoro ma sono un po’ di nicchia. Ogni cosa che faccio, però, rischia di essere svilita e questo crea un equivoco. Si può fare un bel lavoro ed essere contenti del proprio lavoro anche senza fare Sanremo, Sanremo non è necessariamente il punto di arrivo». Gli dà manforte Conti: «Il Festival non è fondamentale per la carriera di un conduttore. Un mio carissimo amico, scomparso qualche anno fa, non ha mai condotto Sanremo, eppure l’affetto nel giorno del suo funerale valeva più di 20mila festival», sottolinea rendendo omaggio a Fabrizio Frizzi.
A Sanremo Giovani Cattelan farà «da spalla ai ragazzi: sarò al loro servizio». Le puntate dureranno «un’ora», tra «sfide di coppia: sarà adrenalina per il pubblico a casa, un po’ crudele per i ragazzi, ma questa è la vita». «Sarà una challenge all’ultima nota», aggiunge il direttore Intrattenimento di Prime Time, Marcello Ciannamea. E il vicedirettore Claudio Fasulo, da sempre sostenitore di questa formula, sottolinea come il talent sia una scelta naturale in vista di un evento come Sanremo «che è il brand più importante della musica italiana». I 24 artisti – Alex Wyse, Angelica Bove, Angie, Arianna Rozzo, Bosnia, Ciao Sono Vale, Cosmonauti Borghesi, Dea Culpa, Giin, Grelmos, Mazzariello, Mew, Moska Drunkard, Nicol, Orion, Questo e Quello, Rea, Sea John, Selmi, Settembre, Sidy, Synergy, Tancredi, Vale Lp e Lil Jolie – dovranno convincere la Commissione musicale composta da Ema Stokholma, Carolina Rey, Manola Moslehi, Enrico Cremonesi e Daniele Battaglia (insieme a Conti e Fasulo, giurati fuori onda), per conquistare in 12 la semifinale del 10 dicembre, sempre condotta da Cattelan su Rai 2 (e in simulcast su Rai Radio2, con il commento di Giulia Nannini, Julian Borghesan e Giorgiana Cristalli). I 6 più votati (più 2 artisti di Area Sanremo) approderanno al Teatro del Casinò per la finale del 18 dicembre e da lì verso l'Ariston. Bocche cucite sui Big in gara: «Sto ascoltando le canzoni, è il momento della responsabilità», ribadisce Conti, confermando che il 2 dicembre annuncerà i nomi al Tg1, mentre durante Sarà Sanremo presenterà gli artisti e svelerà i titoli dei brani.