Che festa per Laura e Biagio, in 33mila all'Adriatico / VIDEO E FOTOGALLERY

PESCARA. Un palco a tre livelli, con quattro passerelle lunghe 35 metri ognuna, 9 ballerini, 4 coristi, con 33 canzoni in scaletta per una durata di tre ore e più: sono i numeri del concerto di Biagio Antonacci e Laura Pausini questa sera (martedì 23 luglio) allo Stadio Adriatico. In migliaia, circa 33mila secondo gli organizzatori e soprattutto donne, alla festa di Pescara del tour Laura Biagio Stadi 2019 partito il 26 giugno scorso da Bari.

Una scaletta lunghissima, uno show romantico accompagnata da una folta band per una musica raffinata che ha toccato i cuori di tanti giovani (e non) in fila dal primo pomeriggio fuori dai cancelli malgrado il caldo asfissiante.

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Laura e Biagio: sul palco si scambiano sorrisi, sguardi, toni, come due innamorati, ma in realtà stretti da una profonda amicizia (e reciproca stima) lunga 25 anni. Anche loro lo hanno ricordato alla vigilia: «Tutto questo è nato dalla nostra voglia di stare insieme», ha detto  Laura Pausini, «non c'era una volontà discografica dietro. Per assurdo, vorremmo che l'attitudine fosse quella di fare pianobar, anche se in uno stadio». «Due persone che si vogliono bene hanno un equilibrio innato», ha aggiunto  Biagio Antonacci, «in amicizia non c'è uno che prevale sull'altro».

E allora, via subito con Un’emergenza d’amore della Pausini; poi Liberatemi di Antonacci, un cult, poi di nuovo lei con Resta in ascolto  in un alternarsi divertente che tiene alta l'attenzione e la passione dei fan. Lei, vestita da Armani, lui con abiti di Emporio Armani, continuano ad andare avanti e indietro per il palco abbagliante arrivando talvolta a confluire nello stesso microfono ammiccando chissà quali sensuali sguardi. No, è tutta amicizia. Tutto nel nome dello show che deve andare avanti in una scaletta di circa tre ore, quasi fino allo spasimo e con tre "bis".

I MUSICISTI. Sul palco dell’Adriatico con i due interpreti la band formata dal direttore musicale per Laura Pausini Paolo Carta (chitarra), dal direttore musicale per Biagio Antonacci Massimo Varini (chitarra), da Placido Salamone (chitarra), Fabio Coppini (tastiere), Gareth Brown (batteria), Roberto Gallinelli (basso), Ernesto Lopez (percussioni) e Yuri Barilaro (tastiere). Con il gruppo quattro archi (Giulia Monti, Francesca Musnicki, Caterina Coco, Giulia Sandoli), quattro coristi (Claudia D’Ulisse, David Blank, Gigi Fazio e Roberta Granà) e nove ballerini. Coreografie di Filippo Ranaldi. (a.mo.)

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