SPETTACOLI

Con i Bokanté parte il viaggio di Pescara Jazz  

Il nuovo gruppo di Michael League apre la rassegna nel porto turistico, poi l’audace “Canto proibito” di Ada Montellanico

PESCARA. Bokanté è il nuovo progetto del fondatore e leader degli Snarky Puppy, Michael League, e affonda le radici tra il delta del Mississippi e il deserto africano. “Canto Proibito” è la nuova proposta di Ada Montellanico, instancabile ricercatrice di progetti audaci, incentrati su un’idea di suono di gruppo sempre innovativa, e sulla scelta di repertori di grande interesse musicale ma anche socio-culturale.

Un'apertura con i fiocchi, un doppio appuntamento a partire dalle 21.15, per la 52ª edizione del Pescara Jazz – direzione artistica di Angelo Valori, organizzazione dell’Ente Manifestazioni Pescaresi – sta sera all’arena del porto turistico.
Bokanté significa “scambio” in creolo, lingua della giovane cantante Malika Tirolien, la voce del gruppo, cresciuta nell’isola caraibica di Guadalupa. Otto musicisti da 4 diversi Continenti portano sul palco la propria conoscenza e la propria tradizione. Insieme a League (che per l’occasione lascia il suo basso a favore della chitarra baritono) altri due Snarky Puppy: Chris McQueen e Bob Lanzetti.

A completare la formazione: il grande percussionista Jamey Haddad (Paul Simon, Sting), il virtuoso della pedal steel guitar Roosevelt Collier (Lee Boys, Karl Denson), il percussionista André Ferrari (Väsen) e Keita Ogawa (Banda Magda, Yo-Yo Ma). Con due Grammy Award e un implacabile successo planetario League torna a mettersi in gioco esordendo con un progetto che promette di essere esplosivo.

La maggior parte delle musiche è stata elaborata da League mentre era in tour con altre band e inviate alla Tirolien per la scrittura del testo. Molti dei musicisti non si erano mai incontrati fino al primo giorno della registrazione nei leggendari Dreamland Studios di New York. In una settimana la band è coesa in un modo incredibile. Durante il concerto, Bokanté presenterà brani tratti dai loro album acclamati dalla critica, come Strange Circles What Heat trasportando il pubblico in un viaggio sonoro che attraversa continenti e culture. Con le voci potenti e le intricate tessiture strumentali, la band promette di regalare una performance energica e indimenticabile.
A seguire Ada Montellanico (nella foto in basso) Quintetto con “Canto Pribito” dunque.

La cantante negli ultimi progetti artistici si è soffermata sull’espressività femminile, come nell’album Suono di donna del 2012, nel quale l’attenzione era rivolta alle artiste che nella storia della musica si sono dedicate alla composizione, alla direzione d’orchestra, all’arrangiamento, ruoli storicamente desueti per le donne; e a lavori discografici di successo incentrati su due eccelse interpreti come Billie Holiday e Abbey Lincoln, quest’ultima rappresentativa anche del movimento per i diritti civili degli afroamericani e, più estensivamente, persone di colore. Ada ha sempre avuto una forte predilezione per l’aspetto narrativo e il mondo della “canzone” rielaborato in chiave jazzistica, e ora la sfida si è concentrata sull’epoca del medio-tardo barocco, era florida e significativa della storia della musica in cui però, forze conservatrici rappresentate dall’Inquisizione imponevano divieti e censure. Alle donne, ritenute esseri perturbanti e pericolosi, fu proibito esibirsi e per i ruoli femminili subentrarono i castrati. Ma la musica non si ferma e fiorirono pagine straordinarie cariche di sensualità e ricche di qualità e vigore. Da qui nasce il nome “Canto Proibito” con composizioni di grandi: da Handel a Scarlatti a Barbara Strozzi e Francesca Caccini, meravigliose e rare compositrici di quei tempi.