Dramma della gelosia e astuzia La grande lirica al Marrucino

16 Novembre 2024

Dopo l’applaudito debutto di ieri torna domani il dittico Pagliacci/Gianni Schicchi Fratta sul podio dell’Orchestra dell’Isa, due cori e voci affermate e giovani nel cast

CHIETI. Due opere liriche apparentemente molto distanti tra loro che arrivano in scena insieme per trascinare lo spettatore in un viaggio onirico e originale. L’occasione è offerta dal nuovo appuntamento della Stagione lirica 2024 del Teatro Marrucino di Chieti dove, dopo il debutto di ieri sera, domani alle 17.30 è in programma il dittico Pagliacci/Gianni Schicchi. Il nuovo allestimento, realizzato in coproduzione con la Fondazione Teatro Goldoni di Livorno e la Stagione Lirica della Provincia di Lecce – Teatro di Tradizioni, è un vero e proprio viaggio nel sentimento umano, dove il teatro è protagonista e filo conduttore. Una delle opere del dittico sarà, dunque, Pagliacci del compositore Ruggero Leoncavallo, che narra le vicende di una compagnia di attori capitanata da Canio e dalla fedifraga moglie Nedda. Una carovana artistica che dovrebbe portare in scena una commedia, ma che sfocia nel dramma dopo che il capocomico scopre il tradimento della consorte con Silvio, un contadino del luogo in cui è previsto lo spettacolo teatrale. E proprio in scena, il Canio/Pagliaccio cambia il finale dell’opera rappresentata sul palco, uccidendo la moglie e il suo amante e trasformando il tutto in un dramma. C’è poi l’opera comica di Giacomo Puccini con la beffa dell’astuto Gianni Schicchi, che restituisce la voce al defunto Buoso Donati per accaparrarsi buona parte della sua eredità, in favore di sua figlia Lauretta e del suo innamorato Rinuccio. E sarà proprio il personaggio di Buoso, uomo eccentrico e appassionato d’arte, a fare da filo conduttore all’intero allestimento, che porta la firma del regista Marco Voleri, rendendo fluida la transizione tra le due opere, entrambe ambientate agli inizi del XX secolo. Da una parte, quindi, la tragedia di Pagliacci, dove l’amore diventa dolore e la gelosia esplode in violenza, e dall’altra l’astuzia di Gianni Schicchi, che gioca con la morte e trasforma la cupidigia in risata. A dirigere l’Orchestra dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese ci sarà il maestro Gianna Fratta, gradito ritorno sul palco del Marrucino, che attualmente collabora con alcune delle più grandi orchestre del mondo, definita dal grande maestro d’orchestra internazionale Yuri Ahronovitch «così giovane e già così dotata di cuore e braccio». Mentre i maestri Christian Starinieri e Paola Ciolino guideranno, rispettivamente, il Coro del Teatro Marrucino e il Coro di voci bianche del Conservatorio “D’Annunzio” di Pescara, veri e propri protagonisti di Pagliacci. Quanto al dittico, la messa in scena sarà affidata a un cast di nuovi volti e artisti affermati. In Pagliacci ci saranno Anastasiya Sniatovskaia e Aurora Tirotta (nel ruolo di Nedda, soprano), Paolo Lardizzone (Canio, tenore), Omar Kamata (Tonio, baritono), Raffaele Facciolà (Silvio, baritono) e Benedetto Agostino (Peppe, tenore). Protagonisti di Gianni Schicchi, invece, saranno nuovamente il baritono Raffaele Facciolà nel ruolo del titolo, insieme a Francesca Bruni e Claudia Nicole Calabrese (Lauretta, soprano), Maria Salvini (Zita, mezzosoprano), Sam Rocco Sharkey (Rinuccio, tenore), Benedetto Agostino (Gherardo, tenore), Aurora Tirotta (Nella, mezzosoprano), Stefano Gennari (Betto di Signa, basso), Davide Filipponi (Simone, basso), Daniele Di Nunzio (Marco, basso), Valentina Coletti (La Ciesca, soprano), Paolo Gatti (Maestro Spinelloccio/Armantio de Nicolao, baritono), Andrea Zuccarini (Pinellino, basso), Vittorio Prudente (Guccio, basso) e Giuseppe Tornincasa (Gherardino). A completare il team ci sono Isabella Crisante (direttrice di scena), i maestri Marco Moresco, Maria Savini, Elia Voltolini, Cristiano D’Urbano. E ancora Federico Barbetta e Angelo Boccadifuoco (macchinisti), Rossella Remigio (attrezzista), Bruno Tatulli (service audio-video e luci), Doris Mariotti (coordinatrice sartoria e vestizioni) e Serena Di Matteo (trucco scenico).