MATRIMONIO VIP
Fiorella sposa la sua dolce metà abruzzese
La Mannoia convola a nozze con il musicista di Avezzano Di Francesco, 26 anni più giovane, «ma tra noi il “vecchio” è lui»
AVEZZANO. Fiori d’arancio per Fiorella Mannoia e Carlo Di Francesco. La cantante romana sposerà il produttore musicale avezzanese al quale è legata dal 2007. È stato il settimanale Di Più a svelare le pubblicazioni di matrimonio della coppia, che sarebbero state esposte nei giorni scorsi a Roma, città di lei, e ad Avezzano, città di lui. Una coppia molto affiatata e riservata.
Quello tra la Mannoia e Di Francesco è un legame solido, reso pubblico soltanto nel 2017 dalla Città dei Fiori, in occasione di un’intervista rilasciata a Vanity Fair. La cantante quell’anno era tornata a calcare il palcoscenico del Teatro Ariston di Sanremo; il brano con cui gareggiava, “Che sia benedetta”, conquistò il secondo posto e fu tra i più apprezzati della kermesse. Una storia importante quella con Di Francesco, suo produttore e arrangiatore, talentuoso musicista, nonché ex docente nella scuola televisiva Amici di Maria De Filippi. Tra i due ci sono 26 anni di differenza. «Innanzitutto il compagno più giovane deve essere più maturo della sua età», dichiarava la Mannoia al Corriere della Sera. «Diciamo la verità, fra noi due il più “vecchio” è lui.. .io sono molto più matta, lui è posato. Siamo complementari e questo fa sì che la nostra unione “anomala” duri». A Vanity Fair, quando rese pubblica la sua storia d’amore con Di Francesco, Fiorella rivelava a proposito della relazione: «Siamo aperti, non chiusi. Per questo forse non ci stanchiamo. Ognuno è libero di aderire alle proprie passioni. Non sei mai solo e infelice, quando ne hai».
Il matrimonio, fino a qualche mese fa, non sembrava essere nei piani dell’artista. Dichiarava, infatti al Corriere della Sera di non averlo «mai ritenuto una priorità. Per me le coppie devono stare insieme finché c’è amore. Io ho sempre pensato che l’amore fosse eterno, ma ho sempre lasciato la porta aperta, sia per me che per l’altra persona. Forse il fatto di non sposarmi è dettato dal desiderio di non vedere quella porta chiusa». L’artista romana, considerata a ragione come una delle icone della musica leggera italiana, ha pubblicato lo scorso novembre il suo nuovo album, “Padroni di niente”. Il disco racchiude otto tracce ed è stato anticipato dal singolo “Chissà da dove arriva una canzone”, scritto per lei da Ultimo.
Di recente è tornata su Rai1, in vesti di mattatrice, con lo show “La musica che gira intorno”, che nel titolo omaggia una canzone di Ivano Fossati. Sul palco si sono intervallati importanti personaggi della musica, del cinema, del teatro e della televisione, quali Marco Giallini, Samuele Bersani, Flavio Insinna, Francesco De Gregori, Antonello Venditti, Sabrina Impacciatore, Claudio Baglioni. La Mannoia lo ha definito uno show «che celebra la musica e il suo valore nelle nostre vite. La musica gira intorno a noi e non ci lascia mai. Le canzoni ti ricordano momenti, amori nati o finiti, sapori, odori, luoghi, come nessun’altra arte sa fare». Nel 2009, la cantante è stata tra le protagoniste del concerto “Amiche per l’Abruzzo” che si tenne allo stadio San Siro di Milano; un’iniziativa benefica che consentì di raccogliere fondi per aiutare le popolazioni colpite dal terremoto de L’Aquila.
Carlo Di Francesco, quarantenne di Avezzano, si è accostato da giovanissimo al mondo della musica, iniziando a suonare prima la chitarra e poi le percussioni. Una passione trasmessa da suo padre, che aveva una ricca collezione di vinili ed era cultore di diversi generi musicali. Quando aveva 18 anni, la sua passione lo porta a Cuba, dove studia all’Instituto Superior de Arte le percussioni afro-cubane. Con il suo gemello Matteo ha dato vita a una band che proponeva musica tradizionale cubana: i Bata-Rumba. Da percussionista, Carlo Di Francesco è stato in tournée con artisti del calibro di Edoardo Bennato, Alex Britti, Ornella Vanoni, oltre che con Fiorella Mannoia. Non solo musica: Di Francesco ha giocato, infatti, a rugby a livello agonistico, militando anche nella Nazionale.
Quello tra la Mannoia e Di Francesco è un legame solido, reso pubblico soltanto nel 2017 dalla Città dei Fiori, in occasione di un’intervista rilasciata a Vanity Fair. La cantante quell’anno era tornata a calcare il palcoscenico del Teatro Ariston di Sanremo; il brano con cui gareggiava, “Che sia benedetta”, conquistò il secondo posto e fu tra i più apprezzati della kermesse. Una storia importante quella con Di Francesco, suo produttore e arrangiatore, talentuoso musicista, nonché ex docente nella scuola televisiva Amici di Maria De Filippi. Tra i due ci sono 26 anni di differenza. «Innanzitutto il compagno più giovane deve essere più maturo della sua età», dichiarava la Mannoia al Corriere della Sera. «Diciamo la verità, fra noi due il più “vecchio” è lui.. .io sono molto più matta, lui è posato. Siamo complementari e questo fa sì che la nostra unione “anomala” duri». A Vanity Fair, quando rese pubblica la sua storia d’amore con Di Francesco, Fiorella rivelava a proposito della relazione: «Siamo aperti, non chiusi. Per questo forse non ci stanchiamo. Ognuno è libero di aderire alle proprie passioni. Non sei mai solo e infelice, quando ne hai».
Il matrimonio, fino a qualche mese fa, non sembrava essere nei piani dell’artista. Dichiarava, infatti al Corriere della Sera di non averlo «mai ritenuto una priorità. Per me le coppie devono stare insieme finché c’è amore. Io ho sempre pensato che l’amore fosse eterno, ma ho sempre lasciato la porta aperta, sia per me che per l’altra persona. Forse il fatto di non sposarmi è dettato dal desiderio di non vedere quella porta chiusa». L’artista romana, considerata a ragione come una delle icone della musica leggera italiana, ha pubblicato lo scorso novembre il suo nuovo album, “Padroni di niente”. Il disco racchiude otto tracce ed è stato anticipato dal singolo “Chissà da dove arriva una canzone”, scritto per lei da Ultimo.
Di recente è tornata su Rai1, in vesti di mattatrice, con lo show “La musica che gira intorno”, che nel titolo omaggia una canzone di Ivano Fossati. Sul palco si sono intervallati importanti personaggi della musica, del cinema, del teatro e della televisione, quali Marco Giallini, Samuele Bersani, Flavio Insinna, Francesco De Gregori, Antonello Venditti, Sabrina Impacciatore, Claudio Baglioni. La Mannoia lo ha definito uno show «che celebra la musica e il suo valore nelle nostre vite. La musica gira intorno a noi e non ci lascia mai. Le canzoni ti ricordano momenti, amori nati o finiti, sapori, odori, luoghi, come nessun’altra arte sa fare». Nel 2009, la cantante è stata tra le protagoniste del concerto “Amiche per l’Abruzzo” che si tenne allo stadio San Siro di Milano; un’iniziativa benefica che consentì di raccogliere fondi per aiutare le popolazioni colpite dal terremoto de L’Aquila.
Carlo Di Francesco, quarantenne di Avezzano, si è accostato da giovanissimo al mondo della musica, iniziando a suonare prima la chitarra e poi le percussioni. Una passione trasmessa da suo padre, che aveva una ricca collezione di vinili ed era cultore di diversi generi musicali. Quando aveva 18 anni, la sua passione lo porta a Cuba, dove studia all’Instituto Superior de Arte le percussioni afro-cubane. Con il suo gemello Matteo ha dato vita a una band che proponeva musica tradizionale cubana: i Bata-Rumba. Da percussionista, Carlo Di Francesco è stato in tournée con artisti del calibro di Edoardo Bennato, Alex Britti, Ornella Vanoni, oltre che con Fiorella Mannoia. Non solo musica: Di Francesco ha giocato, infatti, a rugby a livello agonistico, militando anche nella Nazionale.