Haber, l’uomo e l’attore s’incontrano sul palco in La Coscienza di Zeno

21 Ottobre 2024

Lo spettacolo firmato da Valerio dal romanzo di Italo Svevo apre la stagione teatrale della “Barbara” domani a Pescara

PESCARA. «La vita non è né bella né brutta, ma è originale» dice Zeno Cosini. Ebbene «il nostro spettacolo vorrebbe essere proprio così», osserva Paolo Valerio nelle sue note di regia dello spettacolo “La Coscienza di Zeno” con un appassionato Alessandro Haber che domani alle 21 e in replica pomeridiana prevista per le 17 di mercoledì 23 ottobre sarà in scena al Teatro Circus di Pescara per aprire la nuova stagione teatrale della Società del Teatro e della Musica “Luigi Barbara”.
Lo spettacolo è uno dei maggiori successi del panorama italiano e ha registrato il tutto esaurito nei principali teatri nazionali. Capolavoro della letteratura del Novecento, romanzo antesignano di respiro potentemente europeo, ironico e di affascinante complessità, “La Coscienza di Zeno” ha celebrato nel 2023 i cent’anni dalla pubblicazione. Il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia lo porta in scena per la regia di Valerio in un nuovo allestimento – prodotto assieme a Goldenart Production – nell’ambito di un ricco percorso di ricerca dedicato agli importantissimi giacimenti culturali di Trieste e del suo territorio. E la figura monumentale di Italo Svevo e il suo straordinario romanzo psicanalitico vi rappresentano un momento di profondo, universale significato. “La Coscienza di Zeno”, d’altra parte, possiede anche una propria vivace teatralità, per la sperimentazione di una scrittura innovativa e per il suo essere dominata dalla coinvolgente, complessa e attualissima figura di Zeno Cosini. Il romanzo infatti sgorga dagli appunti del protagonista che si sottopone alle cure dello psicanalista Dottor S cercando per quella via, da quella “ultima sigaretta” di risolvere il suo mal di vivere, la sua nevrosi e incapacità di sentirsi “in sintonia” con il mondo e con la realtà. Il suo percepirsi inetto e malato, e i suoi ostinati tentativi di cambiare e guarire, portano Zeno ad attraversare l’esistenza intrecciando sorprendentemente quotidianità borghese ad episodi surreali ricchi di humour e di verità, e ad illuminazioni che possiedono una forza che ancora ci scuote.
“La Coscienza di Zeno” è stata sempre interpretato da grandi attori, come Renzo Montagnani, Giulio Bosetti, Alberto Lionello che fu anche protagonista dello sceneggiato Rai e, nella successiva edizione televisiva, Johnny Dorelli. Nel nuovo allestimento di Valerio, Zeno ha il volto di Alessandro Haber, un attore dal carisma potentissimo e dall’istinto scenico assolutamente personale, che fuori da ogni cliché sa coniugare ironia e profondità in ogni interpretazione. Come scrive Giorgio Strehler, “La Coscienza di Zeno” è «una pietra nel cuore di tutti i triestini» e «per me», continua il regista, «è una sfida davvero particolare. Ho affrontato questo lavoro privilegiando fortemente la narrazione di Svevo: ho voluto racchiudere in questa esperienza teatrale alcune pagine che trovo straordinarie, indimenticabili, costruendo un altro Zeno accanto all’Io narrante. Quindi Zeno si racconta e si rivive attraverso il corpo di un altro attore. Zeno ci rivela l’inciampo, l’umanità… E anche il personaggio di Alessandro Haber s’intreccia a questa inettitudine e talvolta, durante lo spettacolo, si sovrappone l’uomo all’attore, per sottolineare “l’originalità della vita”».