“Il fiore del partigiano” la Resistenza nella musica d’autore
PESCARA. «Sia sul piano politico, sia su quello personale e sentimentale, la musica è uno di fili invisibili che legano gli avvenimenti del passato al futuro. Le canzoni, infatti, hanno la...
PESCARA. «Sia sul piano politico, sia su quello personale e sentimentale, la musica è uno di fili invisibili che legano gli avvenimenti del passato al futuro. Le canzoni, infatti, hanno la straordinaria capacità di produrre senso comune, anche storico».
Parte da questo dichiarato presupposto la conferenza-spettacolo che si terrà domenica 13 dicembre, alle ore 18.30, al cineteatro Sant’Andrea, in piazza S. Andrea a Pescara “Questo è il fiore del Partigiano. La memoria della Resistenza nella musica italiana”, a cura di Claudio Silingardi e la Banda Libera e voluto dalla Fondazione Brigata Maiella. Lo spettacolo non vuole essere un repertorio di canzoni tradizionali, bensì un originale viaggio musicale tra memoria, storia e tempo politico italiano, che inizierà dal canto più famoso della Resistenza per raccontare come la canzone d'autore ha ricordato la lotta partigiana dal 1945 al 2010. La conferenza musicale nasce da un lavoro di ricerca sulla popular music nell'Italia del dopoguerra del direttore dell'Istituto nazionale per la Storia del movimento di Liberazione in Italia, Claudio Silingardi. Con lui, narratore d'eccezione dello spettacolo, si esibiranno sul palco, artisti di esperienza (Marco Dieci, Gigi Cervi, Francesco Coppola, Chris Dennis, Luciano Gaetani). Il gruppo, La Banda Libera ripercorrerà in un'ora e quaranta di concerto, le melodie più ascoltante dal dopoguerra ad oggi. Di ispirazione evasiva o di protesta, le musiche faranno riferimento agli scritti di Italo Calvino, Nuto Ravelli ed autori quali Francesco Guccini, i Nomadi, Pierangelo Bertoli.
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