Niko e Cristiana Romito

ABRUZZO

Il Reale dei fratelli Romito fra i migliori 30 ristoranti al mondo

L'attività di Cristana e Niko rientra al 29esimo posto nella classifica di The World's 50 Best Restaurants stilata in base al sondaggio tra chef, ristoratori, cultori e critici culinari internazionali. In vetta il Noma di Copenaghen

PESCARA. Il ristorante Reale 3 stelle Michelin, di Cristiana e Niko Romito, a Castel di Sangro è fra i primi trenta migliori ristoranti al mondo. Lo hanno deciso chef, ristoratori, cultori e critici culinari internazionali che hanno partecipato al sondaggio che il mensile britannico Restaurant organizza ogni anno per stilare la classifica The World's 50 Best Restaurants, i migliori 50 ristoranti al mondo. Il Reale dei fratelli Romito rientra al 29esimo posto dopo che nel 2019, a sorpresa, era scivolato nella seconda parte della classifica. In aggiunta alla graduatoria principale, la lista "Chef's Choice" viene redatta sui voti dei cinquanta chef presenti nella classifica dell'anno precedente.

La classifica è stata resa nota al Flanders Meeting & Convention Center di Anversa (Belgio), durante la cerimonia ufficiale che definisce la classifica dei ristoranti più influenti al mondo. Al primo posto, secondo pronostici, il Noma di René Redzepi a Copenaghen. Bene comunque gli italiani con il Lido 84 dei fratelli Camanini, che fa un balzo dal 78° al 15° posto, dopo che nell'ultima edizione aveva debuttato al 78° posto aggiudicandosi il One to Watch Award, il premio all'emergente da tenere d'occhio a livello mondiale. Ma anche Piazza Duomo di Enrico Crippa ad Alba (18°, era 29° nel 2019), e Le Calandre dei fratelli Alajmo 26° (31° nel 2019). A completare gli italiani tra i primi 100, Mauro Uliassi di Uliassi a Senigallia (52°, mentre nel 2019 era al 61°) e Norbert Niederkofler del St. Hubertus di San Cassiano in Alta Badia (che con un balzo di 62 posizioni è arrivato al 54°).

“E’ certamente una gratifica che ci onora e che soprattutto premia il grande lavoro che portiamo avanti da tempo", commentano Cristiana e Niko Romito, "ci lasciamo alle spalle un anno particolare, difficile ma allo stesso tempo importante, perché ci ha consegnato il tempo per mettere a fuoco le idee, per codificare tanti ragionamenti che si sono consolidati e riverberati in progetti e azioni concrete. Il Reale ha saputo rompere gli schemi, sia in cucina che in sala, facendo una scelta inclusiva che ha creato un ponte con un pubblico più ampio, diffondendo conoscenza e cultura gastronomica. Abbiamo sempre fatto e continueremo a fare una cucina di ricerca, assoluta, che scava in profondità per arrivare all’essenza dei sapori, nobilitando l’ingrediente con tecniche di trasformazione all’avanguardia che offrono benessere e leggerezza a chi mangia. Far parte dei World’s 50 Best Restaurants per noi rappresenta soprattutto l’opportunità di raccontare al mondo il nostro percorso.”