“Inno all’ulivo”, passeggiata in una storia millenaria
Letteratura, poesia, canti popolari raccontano la generosa pianta mediterranea Con sottotitolo “ Olea et labora” in scena le nostre radici all’Immediato di Pescara
PESCARA. Quattro attori, due leggii, letteratura, poesia, canti della tradizione popolare e passione per raccontare l’ulivo, la generosa e secolare pianta simbolo dell’area mediterranea.
Questo prezioso dono della terra viene raccontato e celebrato nello spettacolo “Olea et labora – Inno all’ulivo” della Compagnia dell’Aratro di Pianella, con la regia di Franco Mannella. Il suggestivo lavoro va in scena oggi a Pescara alle 18 nello spazio teatrale Immediato "Enzo Spirito" (in via Pietro Nenni 5) per la decima edizione della rassegna “La cultura dei legami”, diretta dall’attore e regista Edoardo Oliva, guida artistica del Teatro Immediato. Sul palco Chiara Colangelo, Francesca Marchionno, Riccardo Pellegrini, Alessandro Rapattoni. Produzione Arotron, “Olea et labora” è un sincero inno all’ulivo diventato spettacolo teatrale che, dice Mannella, «finalmente anche Pescara potrà vedere e così conoscere le nostre radici territoriali oltre che le nostre origini; ben conosciamo la sacralità di questa pianta, l’importanza del suo prodotto, su cui si fonda poi una lunga e importante tradizione, ed ecco perché per la nostra Compagnia questo impegno diventa necessario». Lavorando in stretta relazione con il proprio territorio e ascoltando i suggerimenti del territorio stesso e di quanti lo vivono (non a caso Pianella è Città dell’olio) gli attori della Compagnia dell’Aratro sentono il bisogno di ricordare a se stessi da dove vengono, quali sono le loro radici, in cosa identificarsi. «La presenza dell’ulivo nel Mediterraneo ha plasmato la vita delle persone e le loro tradizioni per secoli, rendendolo uno degli alberi più amati e venerati al mondo. D’Annunzio, Pascoli, Lorca, Neruda, Omero sono solo alcuni dei letterati e poeti che contribuiscono alla narrazione, le loro parole si avvicendano e si accompagnano ai canti della tradizione e, attraverso le voci e i corpi degli attori, danno vita a un percorso narrativo originale e multisensoriale, che evoca un senso del sacro profondamente umano e terreno». Con “Olea et labora” gli spettatori sono trasportati in un viaggio senza tempo, alla ricerca di radici comuni e di suoni, colori, profumi che risvegliano sensazioni ed emozioni profonde e ancestrali. Tra parole, silenzi e un canto sempre presente e avvolgente il pubblico viene accompagnato in una passeggiata nella storia millenaria e nella valenza simbolica ed evocativa dell’ulivo. Vocal coach dello spettacolo è Angela Crocetti, luci e fonica sono di Massimo Gobbo.