ESTATE
Jimmy Sax a Montorio: «Torno in Abruzzo con musiche tutte nuove»
Questa sera (ore 21,15) secondo grande appuntamento del Gran Sasso Live Festival, dopo il concerto di Carl Brave di ieri
MONTORIO AL VOMANO. «Non mi piace ripetermi in quello che faccio, sia in studio sia dal vivo. Per questo, il tour di quest'anno sarà qualcosa di diverso». Parola di Jim Rolland, conosciuto universalmente come Jimmy Sax, protagonista stasera a Montorio al Vomano (ore 21,15, piazza Orsini) del secondo grande appuntamento di Gran Sasso Live, dopo il concerto di Carl Brave di ieri.
Autore dei successi mondiali “No Man no Cry” (certificato Oro in Italia) e “Time”, Jimmy Sax è un sassofonista moderno e ricercato, carismatico performer che con il suo sound vivo ed energico riesce a travolgere chiunque lo ascolti, trasportandolo in un emozionante viaggio che spazia tra sonorità deep-house, funky ed electro, svelando così tutte le sfumature che caratterizzano il suo mondo sonoro cosmopolita. Non solo. Sul palco c’è anche la Symphonyc Dance Orchestra diretta dal maestro Vincenzo Sorrentino, virtuoso pianista, direttore artistico e autore di colonne sonore per il piccolo e grande schermo.
Jimmy Sax propone un repertorio inedito, dimostrando come il sassofono sia a tutti gli effetti un’estensione del suo stesso corpo. Francese di origine, intrattiene piccole e grandi folle in giro per il globo da quando era giovanissimo. Performer impareggiabile, negli ultimi quattro anni si è esibito in alcune delle località più di tendenza del mondo, come Saint Tropez, Miami, Cannes, St Barth, Dubai, Parigi, Monaco, Capri, New Delhi, Cancun solo per citare le più note. Con mezzo miliardo di stream, quasi un milione di iscritti al canale YouTube e oltre 350 milioni di visualizzazioni, il musicista continua a macinare ascolti e condivisioni. Il suo concerto di ieri al teatro romano di Ostia Antica conferma la sua predilezione per luoghi di alto valore storico-culturale.
Lo scorso anno, non a caso, era stato tra i protagonisti della rassegna estiva Festiv’Alba. «Fu una situazione molto particolare», ricorda. «La location designata era l'anfiteatro (Alba Fucens ndr) però sulla serata incombeva il rischio maltempo. Si parlava anche di possibile cancellazione. E invece riuscimmo a suonare all’interno (al Teatro dei Marsi) grazie a un cambio last minute da parte degli organizzatori. Di necessità virtù: il pubblico era elettrizzato e mi ha restituito un’energia non scontata, supportando la mia musica fino alla fine».
Quali novità ha apportato ai suoi concerti estivi?
Le novità sono diverse. Non mi piace fare le cose allo stesso modo. L’orchestra è più ampia e alcuni musicisti sono differenti, a partire dalle corde e dalle percussioni. Abbiamo cinque elementi in più rispetto al gruppo dello scorso anno. Anche la scaletta subirà dei cambi, con nuove canzoni, nuovi omaggi.
Lo scorso anno tra l’altro aveva fatto una serie di tributi al maestro Morricone.
Ho anche quest’anno alcune sorprese che il pubblico scoprirà concerto dopo concerto.
Come mai così tanti concerti in Italia?
Non è solo una vicinanza geografica. Suono accompagnato da vari musicisti italiani e, soprattutto, faccio riferimento ad agenzie di distribuzione e tour management italiane. Naturalmente, il mio primo mercato di riferimento è quello francese.