Lectio di Sgarbi su “Arte e fascismo”
Il critico al teatro Marrucino di Chieti parla del suo libro attraverso immagini
CHIETI. Da Giorgio De Chirico ad Adolfo Wildt, da Giorgio Morandi ad Arturo Martini e fino a Virgilio Guidi e Fortunato Depero, Vittorio Sgarbi protagonista a Chieti con una lectio che ha al centro il suo ultimo libro. L'appuntamento è per stasera alle ore 21 al Teatro Marrucino. L’iniziativa è promossa da Confartigianato Imprese Chieti L'Aquila e da ConfArte, la categoria Cultura, Turismo e Spettacolo dell'associazione, con il patrocinio del Comune di Chieti. A partire dal suo ultimo lavoro editoriale, dal titolo “Arte e fascismo. Nell’arte non c’è fascismo, nel fascismo non c’è arte” (La Nave di Teseo), Sgarbi, guidando gli spettatori attraverso le immagini delle opere, approfondirà il rapporto tra l’arte e uno dei periodi più controversi del Novecento, analizzando come l’espressione artistica abbia percorso quegli anni, mantenendo una sua autonomia, con la produzione di lavori di straordinario valore, che oggi tornano all’attenzione del pubblico. Sul palco del Marrucino, Sgarbi racconterà un ventennio cruciale per l’arte italiana, dalla rivista di critica Valori Plastici al movimento “Novecento”, passando per i contributi di grandi artisti come de Chirico, Morandi e Martini e recuperando dall’oblio figure come Wildt, Guidi e i futuristi Depero, Poidimani e Ponzi.
«Un ventennio. Vent’anni del Novecento, dalla marcia su Roma nell'ottobre 1922 al drammatico epilogo della seconda guerra mondiale nel 1945, che sono stati giudicati dalla storia come il momento più triste del secolo che abbiamo alle spalle», scrive nella prefazione Pierluigi Battista. «Gli stessi anni, nell’arte, sono il tempo di Valori Plastici, di “Novecento”, del gruppo di artisti che si raccoglie attorno a Margherita Sarfatti. Una tale ricchezza di esperienze, autori, circoli che ha fatto dire a una grande studiosa, Elena Pontiggia, che “gli anni Trenta non sono un decennio, mi fanno pensare a un secolo”. Un crocevia di dimenticanze e di rimozioni» si legge ancora «ha reso difficile la ricostruzione dello stato dell’arte durante il Fascismo. Ci sono voluti decenni, ma alla fine la verità storica si impone. Per capire chi siamo stati, come siamo stati e a quale storia apparteniamo». «L'attesissimo appuntamento con Vittorio Sgarbi al Marrucino», commenta il presidente di Confartigianato Imprese Chieti L'Aquila, Camillo Saraullo «rientra nell'ambito del cartellone di ConfArte, la nostra categoria Cultura, Turismo e Spettacolo. Il nostro impegno, infatti, è finalizzato alla promozione del territorio non solo attraverso iniziative turistiche, ma anche con eventi culturali di alto livello, come quello di questa sera»