Libri e bambini nelle piazze d’Abruzzo per le storie di Leggiamo, a bassa voce!
PESCARA. Compie 25 anni “Nati per Leggere” – programma di promozione della lettura nella prima infanzia – e festeggia con incontri con sorpresa nelle piazze di tutta Italia. Cinque le location...
PESCARA. Compie 25 anni “Nati per Leggere” – programma di promozione della lettura nella prima infanzia – e festeggia con incontri con sorpresa nelle piazze di tutta Italia. Cinque le location abruzzesi coinvolte nell’iniziativa “Leggiamo, a bassa voce!”, in programma questa mattina, in contemporanea in tutto lo Stivale, dalle ore 10.30: Piazza Muzii a Pescara, Parco San Francesco a Penne, Piazza Giambattista Vico a Chieti, Piazza Umberto I a Monteodorisio, Corso San Giorgio, all’angolo con Piazza Martiri della Libertà, a Teramo. In caso di maltempo, le attività si svolgeranno in spazi coperti adiacenti: il Mercato coperto a Pescara, i portici a Penne, Chieti e Teramo, la Biblioteca Comunale a Monteodorisio. L’iniziativa è organizzata nell’ambito della Settimana nazionale “Nati per Leggere”, proposta dal 16 al 24 novembre. La settimana è stata istituita nel 2014 per promuovere il diritto alle storie dei bambini e delle bambine. Sviluppato dall’Associazione culturale Pediatri, dall’Associazione Italiana Biblioteche e dal Centro per la Salute del Bambino, “Nati per Leggere” è nato ad Assisi nel 1999. Nel suo primo quarto di secolo, l’esperienza si è diffusa in maniera capillare in tutte le regioni italiane, arrivando a coinvolgere un numero sempre maggiore di volontari, famiglie, pediatri, bibliotecari, educatori. Accomunati «dalla consapevolezza che leggere insieme ai bambini e alle bambine non solo è bello ma fa bene». “Leggiamo, a bassa voce!” è un incontro dedicato all’importanza della lettura in famiglia. L’appuntamento è aperto a tutta la cittadinanza perché, spiegano gli organizzatori, «la salute dei più piccoli e delle più piccole è un bene collettivo». Oltre a favorire lo sviluppo cognitivo e psico-affettivo, la lettura in questa fascia d’età aiuta a prevenire lo svantaggio socio-culturale, contro il quale si rivela essere un'arma potentissima. «Le storie, infatti, sono capaci di tessere e creare legami a partire dalla voce, potentissimo strumento di relazione» sottolineano. «Sono un diritto di tutti i bambini e le bambine, perché costituiscono quelle esperienze in grado di proteggere i più piccoli dalla solitudine e dalla povertà educativa e culturale. Le parole e le immagini dei libri di qualità, inoltre, sono una fonte inesauribile di stimoli che, se offerti precocemente e con continuità, incidono profondamente sull’itinerario di vita di ogni persona».