FASE2 / I MUSEI: GENTI D'ABRUZZO E CASCELLA
Mostre all’aperto, eventi, web i progetti per riaprire in estate
Gli spazi espositivi a Pescara Vecchia e viale Marconi non ripartiranno il 18 maggio. La direttrice Lizza: «Distanziamento fisico non sarà distanza emotiva o culturale»
PESCARA. Cultura, radici, tradizioni: il Museo delle Genti d’Abruzzo si muove su queste direttrici – percorse nelle accezioni più ampie, dall’esposizione d’arte alla raccolta e studio delle origini di un popolo, al teatro alla didattica museale – che hanno fatto degli spazi di via delle Caserme a Pescara Vecchia un punto di riferimento per l’intera regione.
Emergenza sanitaria e lockdown da Covid 19 non cambieranno il cuore di questa istituzione, ma necessariamente la fruizione di essa. Così domani, giorno della «ripartenza per tutti», a Pescara il Museo delle Genti, come il Cascella non apriranno al pubblico, ma “la nuova era”. Rinnovamento della programmazione estiva in base alle disposizioni sull’emergenza sanitaria, offerta di visite a distanza, riaperture light dopo la messa a norma con sanificazione e installazioni per il rispetto del distanziamento: è un progetto in più fasi quello a cui lavorano consiglio di amministrazione e direzione della Fondazione Genti d’Abruzzo che gestisce anche il Museo Cascella. Né le aree espositive né le sale destinate a eventi e congressi riapriranno domani dunque, «nel rispetto della salute dei visitatori e dei dipendenti», chiarisce il presidente Emilio Della Cagna. «C’è la necessità di attivare tutte quelle misure di protezione che consentono di ripartire in sicurezza negli spazi chiusi».
Sanificazione Per le strutture che ospitano opere d’arte le operazioni di sanificazione richiedono cautele particolari per non danneggiare i beni custoditi: «Nei giorni scorsi la Sovrintendenza ci ha inviato le linee guida cui attenerci e questo richiederà un impegno economico e di tempo», spiega la direttrice Letizia Lizza. «Perciò stiamo lavorando per spostare le nostre iniziative in parte online, per mantenere un contatto virtuale con i visitatori, in parte all’aperto, sfruttando tutte le opportunità offerte dalla stagione estiva».
Le attività La Fondazione Genti d’Abruzzo vuole cercare di mantenere vivo il senso di un’attività che, sottolinea Della Cagna «é stata sempre improntata all’aggregazione in nome della cultura, delle radici, della tradizione. L’emergenza sanitaria ci impone dei cambiamenti, ma noi restiamo saldi negli obiettivi. Gran parte della nostra attività estiva è stata sempre destinata a famiglie, bambini e ragazzi, con proposte di livello che hanno avuto nei numeri forte riscontro. Oggi quei numeri non possiamo più farli», osserva , «almeno non con le modalità del passato: il limite quindi sarà nelle presenze, non nella qualità della proposta. Faremo eventi per piccoli gruppi, magari aumentando gli appuntamenti, sfrutteremo la possibilità di lavorare all’aperto, adotteremo tutte le precauzioni individuali, ma continueremo a investire sul futuro, sulla possibilità di avvicinare il più possibile i ragazzi all’arte».
L’online Venerdì prossimo intanto sarà realizzata una visita guidata online del Museo delle Genti e «implementeremo sempre di più la possibilità di un contatto virtuale con i visitatori, come d’altra parte si sta facendo negli altri musei. Intanto proseguiamo con le operazioni di conservazione e catalogazione dei materiali», aggiunge Lizza.
Le mostre «Per quanto riguarda le mostre stiamo valutando la possibilità di utilizzare altri spazi, all’aperto e coperti, che siano più facilmente fruibili per dislocazione e dimensioni. Ogni museo ha caratteristiche ed esigenze proprie, vogliamo essere flessibili per riuscire a sfruttare al meglio opportunità che dovessero offrirsi per esposizioni temporanee. Questo non significa che le nostre sale in estate resteranno chiuse: stiamo studiando delle aperture, magari serali e collegate a eventi, anche in questo caso con numeri contingentati e in attesa di poter riprendere un’attività più intensa ma sempre organizzata».
Il cartellone estivo In questi giorni è in corso una riprogrammazione capillare per verificare quali appuntamenti potranno essere mantenuti, e con quali modalità, e quali invece dovranno essere rinviati al prossimo anno: entro breve tempo sarà ufficializzato il cartellone estivo. «Sappiamo di essere in un momento particolarmente delicato e avremo bisogno di un sostegno forte alle nostre iniziative: il sostegno per qualsiasi attività culturale è fatto di presenza, di condivisione», conclude Lizza. «Lavoriamo con le persone e per le persone: distanziamento fisico non sarà distanza emotiva o culturale, sarà solo un modo diverso di scambiarci esperienze e trasmetterci fiducia nel futuro».
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