il premio
Neo, un editore abruzzese allo Strega
Selezionati i 12 finalisti, per la prima volta in gara l’editrice di Castel di Sangro con "XXI Secolo" di Paolo Zardi
La misteriosa Elena Ferrante risplende, tra polemiche e consensi, tra i dodici candidati al Premio Strega 2015 con la sua “Storia della bambina perduta” (e/o), presentata da Roberto Saviano e Serena Dandini. Il colpo di scena sarebbe stata la sua assenza nella sfida che ora si apre verso la cinquina, che sarà votata il 10 giugno esprimendo, in questa edizione di cambiamenti, non più una ma tre preferenze.
Il vincitore sarà proclamato giovedì 2 luglio al Ninfeo di Villa Giulia, a Roma. Fra gli altri 11 scelti giovedì dal comitato direttivo del Premio, che dovranno vedersela con la scrittrice fantasma, c'è Zerocalcare e il suo “Dimentica il mio nome” (Bao Publishing), che segna per il secondo anno consecutivo l'ingresso fra i candidati di un graphic novel, dopo quello di Gipi nel 2014, e il cantautore-scrittore Vinicio Capossela con “Il paese dei coppoloni” (Feltrinelli). «Constatiamo che in molti libri emerge in maniera originale ed efficace la drammaticità delle nostre vite e dei tempi in cui viviamo. È stato difficile scegliere e lasciare fuori autori e libri interessanti», spiega Tullio De Mauro, presidente del comitato direttivo e della Fondazione Bellonci, e aggiunge: «Abbiamo avuto la chiara percezione che il nuovo sistema di votazione abbia restituito fiducia a molti autori pubblicati da editori medio-piccoli». Tra questi ultimi, è in gara per la prima volta la casa editrice abruzzese (di Castel Di Sangro)Neo con “XXI Secolo” di Paolo Zardi, presentato da Giancarlo De Cataldo e Valeria Parrella.
Nell'anno in cui è stato introdotta una clausola di salvaguardia che garantisce la presenza di piccoli e medi editori in cinquina e potrebbe portare a una finale anche a sei o più candidati, fra quelli che restano fuori e forse sono un po’ delusi: Biblioteca dei Leoni, Codice, Tunuè, 66thand2nd e Nulla die. E non ci saranno neppurè “I dirimpettai” (Baldini&Castoldi) di Fabio Viola e “Non sono un assassino” (Newton Compton) di Francesco Caringella. Fra gli autori in pole position che dovranno vedersela con la Ferrante “La sposa” (Bompiani) di Mauro Covacich, presentato da Dacia Maraini e Sandro Veronesi; “Chi manda le onde” (Mondadori) di Fabio Genovesi, presentato da Silvia Ballestra e Diego De Silva; “La ferocia” (Einaudi) di Nicola Lagioia, presentato da Alberto Asor Rosa e Concita De Gregorio e la napoletana Wanda Marasco con “Il genio dell'abbandono”, lanciata da Neri Pozza e sostenuta da Francesco Durante e Silvio Perrella.
Ma in questa edizione, partita con sulla cresta dell'onda la scrittrice fantasma, è difficile individuare i concorrenti più agguerriti della Ferrante e sembra piuttosto prefigurarsi una battaglia di 11 contro una regina. Una figura misteriosa che le voci più accreditate dicono sia la moglie di Domenico Starnone che però, forse per scombinare le carte, sostiene con Massimo Onofri il romanzo di Clara Sereni “Via Ripetta 155” (Giunti). Ma, fino all'ultimo, non sono escluse le sorprese. Tra i 12 concorrenti scelti dal comitato fra i 26 presentati il 3 aprile dagli Amici della domenica spiccano anche Marco Santagata con il suo “Come donna innamorata” (Guanda) e Vins Gallico con “Final Cut” (Fandango, oltre a “Se mi cerchi non ci sono” (Manni) di Marina Mizzau, che può contare sul sostegno di un big come Umberto Eco che lo presenta con Angelo Guglielmi. Anche quest'anno i giurati potranno votare i libri concorrenti sul sito del premio www.premiostrega.it o con il voto tradizionale tramite la scheda cartacea. Alla giuria degli Amici della domenica si aggiungono: 60 lettori forti selezionati ogni anno da librerie indipendenti italiane e 15 voti collettivi espressi da scuole, università e Istituti Italiani di Cultura all'estero, per un totale di 460 aventi diritto.
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