O’Zulù e la sua “Vocazione rivoluzionaria”

23 Novembre 2024

Il frontman dei 99 Posse in una autobiografia tra politica, demoni e musica

PESCARA. “Vocazione rivoluzionaria” è il titolo della prima autobiografia «non autorizzata» di Luca “O’Zulù” Persico, pubblicata da Il Castello marchio Chinaski Edizioni. Questo pomeriggio alle 17.30 è in programma la presentazione alla libreria Ubik di via Firenze a Pescara.
Persico è conosciuto dai più come frontman dei 99 Posse, ma questa è solo la punta dell’iceberg di un personaggio complesso e sfaccettato. Amato e odiato per la sua musica, come per le sue posizioni politiche e sociali, superati i 50, O’Zulù si racconta senza veli, aprendo a tutti le pagine della sua vita privata e della sua carriera artistica. Il libro passa in rassegna la sua storia più personale: l’infanzia, la scuola, l’emarginazione e il bullismo verso un «occhialuto bambino sovrappeso», cresciuto tra l’amore della famiglia e un’educazione cattolica che gli stava stretta.
Dagli studi al liceo classico alle prime militanze politiche con la Sinistra antagonista, sino ai primi ascolti musicali sullo sfondo di una Napoli popolare e in fermento culturale. Poi i centri sociali, l’università occupata dove organizzò una radio clandestina, oggetto di un servizio Tv di Piero Chiambretti su Rai 3. Nel 1991 nacque il centro sociale Officina 99, e in quel periodo si intensificarono le attività politiche e gli scontri con le forze dell’ordine. Se nel ‘92 nacquero i 99 Posse, alla firma del loro primo contratto discografico, la band non aveva la più pallida idea di cosa stava per diventare. Riflessioni personali e analisi della realtà socio-politica di quegli anni, il libro passa in rassegna numerosi aneddoti: Gabriele Salvatores preso in giro al telefono, le canne sul set di “Sud” davanti a centinaia di poliziotti, il primo incontro con Meg all’università e decine di altre tessere tra impegno sociale, amicizia e discografia, che compongono il mosaico dei 99 Posse. Rinunciare a tanti soldi e a molte apparizioni tv in nome di principi e valori, essere esclusi dal concerto del Primo Maggio, jammare sul palco “Vita spericolata” con Vasco Rossi sono solo alcuni degli esempi contenuti in “Vocazione rivoluzionaria”. Si parla anche delle manifestazioni di piazza, del G8 di Genova e dell’incontro con il Subcomandante Marcos che in piena notte si svegliò per aiutare Luca e i suoi compagni ad accendere un fuoco. I libro reca traccia anche dei viaggi in Palestina e Iraq. Nel 2002, conclusa l’avventura con i 99 Posse, Persico ha dato vita al progetto Al Mukawama. Sempre in quel periodo ha conosciuto Stefania, la donna che diventerà sua moglie e la mamma di suo figlio. Nuova vita, lontana da eccessi e dipendenze che qualche volta hanno bussato alla sua porta con le vesti del «demonio», ma stesso approccio per la sperimentazione musicale e per l’impegno nel contrastare la controparte politica. Nel 2009 sono tornati i 99 Posse. Tra il 2017 ed il 2019 è nato un side project in dj set con Spike. Poi il Covid con le sue restrizioni, il teatro, la sperimentazione, ed infine il grande ritorno sulle scene dei 99 Posse.