Sulmona, Premio Caniglia: vince il sudcoreano Heeyun Choi
La voce del basso sudcoreano Heeyun Choi incantano pubblico e giuria e conquista la 34^ edizione del Concorso internazionale di lirica “Maria Caniglia"
SULMONA. La voce di Heeyun Choi incantano pubblico e giuria e conquista la 34esima edizione del Concorso internazionale di lirica “Maria Caniglia. Il basso sudcoreano ha dato prova di grande capacità tecnica, ieri sera, nella serata finale del concorso lirico sulmonese, interpretando due passi da altrettante opere verdiane, “Mentre gonfiarsi l’anima”, dall’”Attila” e “Il lacerato spirito” dal “Simon Boccanegra”, raccogliendo gli applausi del Teatro Comunale e i favori della giuria, presieduta dal soprano Cecilia Gasdia. Nessun secondo posto, ma un terzo ex-aequo, per l’unica italiana in gara, la marchigiana Mariangela Marini, che ha interpretato “Je l’ai bien entendu ... Oh mon”, dalla “Favorite” di Donizetti e “Près des remparts de Séville” dalla “Carmen” di Bizet, e per il tenore sudcoreano Yonghyun Ryu, che si è esibito in “Un dì all’azzurro spazio” dall’ “Andrea Chénier” e nella celeberrima aria “Nessun dorma” dalla “Turandot” di Puccini. Il tenore è stato molto apprezzato dal gli spettatori, che hanno voluto conferirgli anche il Premio del pubblico, offerto dal Comune di Rivisondoli, paese di origine di Maria Caniglia.
Nel corso della serata, presentata da Valentina Lo Surdo, sono stati assegnati anche il Premio Lions Club Sulmona, al basso bulgaro Bozhidar Bozkilov, e il Premio Rotary Club Sulmona, alla giovane soprana cinese Bohui Yao. Nella finale si sono esibiti i sette cantanti selezionati dalla giuria, composta anche dall’agente artistico Christian Starineri, dal manager musicale della Robert Golder & Co. di Londra e direttore generale di Opera Co-Pro, Ambra Sorrentino, dal direttore artistico del Festival della Finlandia, Jorma Silvasti, e dal direttore artistico del Festival Puccini di Torre del Lago, Angelo Taddeo, tra i cinquanta iscritti al concorso e provenienti da ogni parte del mondo.
Oltre ai premiati, si sono contesi il successo nel concorso organizzato dall’Associazione culturale “MariaCaniglia”, presieduta da Vittorio Masci, per la direzione artistica di Gaetano Di Bacco, anche il baritono messicano Pablo Aranday e quello sudcoreano Dong Yong Noh. Tutti i finalisti sono stati protagonisti di una doppia esibizione, accompagnati prima, al pianoforte, dal maestro Leonardo Angelina, e poi dalla Giovane Orchestra d’Abruzzo, per la direzione di Dario Lucantoni.
«Ovidio diceva che è l’esperienza che rende artisti», ha commentato Cecilia Gasdia, «e a questi cantanti auguriamo di fare tanta esperienza per diventare grandi artisti. Il lavoro della giuria non è stato semplice, per il valore dei cantanti in gara. Ringrazio organizzatori di questo concorso, al quale prendo parte da otto anni».
Masci e Di Bacco hanno sottolineato ancora una volta le difficoltà riscontrate nell’organizzazione del concorso, legate ai ritardi nella concessione dei finanziamenti e, nel ringraziare quanti sono stati vicini alla manifestazione, si sono augurati di poter lavorare, in futuro, con maggiore anticipo per la crescita del concorso. (a.c.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA.
Nel corso della serata, presentata da Valentina Lo Surdo, sono stati assegnati anche il Premio Lions Club Sulmona, al basso bulgaro Bozhidar Bozkilov, e il Premio Rotary Club Sulmona, alla giovane soprana cinese Bohui Yao. Nella finale si sono esibiti i sette cantanti selezionati dalla giuria, composta anche dall’agente artistico Christian Starineri, dal manager musicale della Robert Golder & Co. di Londra e direttore generale di Opera Co-Pro, Ambra Sorrentino, dal direttore artistico del Festival della Finlandia, Jorma Silvasti, e dal direttore artistico del Festival Puccini di Torre del Lago, Angelo Taddeo, tra i cinquanta iscritti al concorso e provenienti da ogni parte del mondo.
Oltre ai premiati, si sono contesi il successo nel concorso organizzato dall’Associazione culturale “MariaCaniglia”, presieduta da Vittorio Masci, per la direzione artistica di Gaetano Di Bacco, anche il baritono messicano Pablo Aranday e quello sudcoreano Dong Yong Noh. Tutti i finalisti sono stati protagonisti di una doppia esibizione, accompagnati prima, al pianoforte, dal maestro Leonardo Angelina, e poi dalla Giovane Orchestra d’Abruzzo, per la direzione di Dario Lucantoni.
«Ovidio diceva che è l’esperienza che rende artisti», ha commentato Cecilia Gasdia, «e a questi cantanti auguriamo di fare tanta esperienza per diventare grandi artisti. Il lavoro della giuria non è stato semplice, per il valore dei cantanti in gara. Ringrazio organizzatori di questo concorso, al quale prendo parte da otto anni».
Masci e Di Bacco hanno sottolineato ancora una volta le difficoltà riscontrate nell’organizzazione del concorso, legate ai ritardi nella concessione dei finanziamenti e, nel ringraziare quanti sono stati vicini alla manifestazione, si sono augurati di poter lavorare, in futuro, con maggiore anticipo per la crescita del concorso. (a.c.)
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