Torna il jazz nel borgo di Rocca San Giovanni: apre Paolo Di Sabatino
ROCCA SAN GIOVANNI. Grandi maestri del jazz e giovani leve insieme per tre serate esclusive di musica. Torna dal 16 al 18 agosto Rocca San Giovanni Jazz con tre concerti gratuiti nel cuore del borgo...
ROCCA SAN GIOVANNI. Grandi maestri del jazz e giovani leve insieme per tre serate esclusive di musica. Torna dal 16 al 18 agosto Rocca San Giovanni Jazz con tre concerti gratuiti nel cuore del borgo della Costa dei trabocchi. Piazza degli Eroi ospiterà, a partire dalle 21.30, la rassegna che, con la direzione artistica del maestro Walter Gaeta, è uno degli appuntamenti più attesi dell'estate roccolana. Novità di questa XXI edizione è proprio la collaborazione tra grandi maestri e giovani musicisti del conservatorio Casella dell'Aquila. «Una programmazione unica», sottolinea Gaeta, «che vedrà progetti musicali inediti creati dagli artisti appositamente per l’evento. E con l’idea di far ascoltare al pubblico di Rocca San Giovanni Jazz qualcosa di nuovo ed esclusivo».
Domani, serata di apertura con Paolo Di Sabatino e il suo sestetto in My songs, special guest Nico Gori. Pianista jazz e compositore, Di Sabatino collabora con grandi nomi del panorama musicale italiano, da Antonella Ruggiero a Mario Biondi, da Grazia Di Michele a Fabio Concato, per il quale ha arrangiato l’album Gigi (2017). Nico Gori è considerato uno dei maggiori esponenti del clarinetto a livello internazionale: protagonista come solista e leader in big bands, orchestre sinfoniche e formazioni jazz, si è esibito in teatri, club, festival e show televisivi in tutto il mondo.
Sabato 17 agosto, concerto di Daniele Di Bonaventura, uno dei più originali e creativi bandoneonisti al mondo: in trio propone un incrocio tra etno e jazz, tango e improvvisazione. A seguire i Falastin quartet, giovanissime promesse del jazz unite in un quartetto eclettico per un repertorio di brani tradizionali palestinesi riarrangiati, nello specifico la dabke, genere musicale e coreutico antichissimo.
Domenica 18 agosto la serata di chiusura con Walter Gaeta, pianista e compositore jazz nonché direttore artistico della rassegna, che presenta in prima assoluta il suo nuovo progetto Jazz strings project. Ospiti speciali Max Ionata, uno dei maggiori sassofonisti italiani della scena jazz contemporanea, Nicola Angelucci, Jacopo Ferrazza e l’Orchestra Istituzione musicale abruzzese diretta da Francesco Fina. Il repertorio è un omaggio, nel centenario della nascita, al compositore, direttore d'orchestra e arrangiatore Henry Mancini, statunitense figlio di immigrati italiani originari di Scanno. Ma a mezzo secolo dalla sua scomparsa, ci sarà anche spazio per il “Duca” Edward G. Ellington, ritenuto il maggior jazzista di ogni tempo e autore classico del XX secolo.
Domani, serata di apertura con Paolo Di Sabatino e il suo sestetto in My songs, special guest Nico Gori. Pianista jazz e compositore, Di Sabatino collabora con grandi nomi del panorama musicale italiano, da Antonella Ruggiero a Mario Biondi, da Grazia Di Michele a Fabio Concato, per il quale ha arrangiato l’album Gigi (2017). Nico Gori è considerato uno dei maggiori esponenti del clarinetto a livello internazionale: protagonista come solista e leader in big bands, orchestre sinfoniche e formazioni jazz, si è esibito in teatri, club, festival e show televisivi in tutto il mondo.
Sabato 17 agosto, concerto di Daniele Di Bonaventura, uno dei più originali e creativi bandoneonisti al mondo: in trio propone un incrocio tra etno e jazz, tango e improvvisazione. A seguire i Falastin quartet, giovanissime promesse del jazz unite in un quartetto eclettico per un repertorio di brani tradizionali palestinesi riarrangiati, nello specifico la dabke, genere musicale e coreutico antichissimo.
Domenica 18 agosto la serata di chiusura con Walter Gaeta, pianista e compositore jazz nonché direttore artistico della rassegna, che presenta in prima assoluta il suo nuovo progetto Jazz strings project. Ospiti speciali Max Ionata, uno dei maggiori sassofonisti italiani della scena jazz contemporanea, Nicola Angelucci, Jacopo Ferrazza e l’Orchestra Istituzione musicale abruzzese diretta da Francesco Fina. Il repertorio è un omaggio, nel centenario della nascita, al compositore, direttore d'orchestra e arrangiatore Henry Mancini, statunitense figlio di immigrati italiani originari di Scanno. Ma a mezzo secolo dalla sua scomparsa, ci sarà anche spazio per il “Duca” Edward G. Ellington, ritenuto il maggior jazzista di ogni tempo e autore classico del XX secolo.