Un cielo di Stelle illumina l’Abruzzo e il suo buon cibo
La Rossa conferma tutti i “macaron”, Niko ne ha 3 e il Villa Maiella trionfa anche per l’anima green
«La Guida Michelin riconferma le nostre tre stelle. Un successo e risultato che condividiamo con tutti i nostri collaboratori, clienti, amici e fornitori che ci accompagnano da 25 anni e con i quali cresciamo insieme anno dopo anno. Grazie».
La bellezza algida e struggente del Casadonna di Castel di Sangro ai piedi dei monti d’Abruzzo nella quiete del tramonto è l'immagine scelta dal ristorante Reale di Cristiana e Niko Romito per esprimere via social la soddisfazione per la riconferma degli ambiti “macaron” (la stella) nella nuova edizione della Guida Michelin Italia 2025, emblema di una cucina unica,una ristorazione che eccelle in talento e savoir-faire.
Le tre stelle al Reale di Castel di Sangro rappresentano il fiore all’occhiello nell’universo Michelin in Abruzzo – nonché una delle punta di diamante della ristorazione made in Italy – secondo il giudizio degli ispettori della Rossa che taglia il traguardo delle 70 edizioni. L’attesa presentazione ieri a Modena sul palco del teatro “Pavarotti Freni”. Standing ovation in platea per lo chef-imprenditore veneto ( 46 anni di carriera) Giancarlo Perbellini per l’ingresso nel firmamento Michelin di Casa Perbellini ai 12 Apostoli, locale storico di Verona che conquista i tre Macaron. E si amplia la schiera dei ristoranti italiani con tre stelle Michelin, quelli che secondo gli ispettori della guida Rossa «valgono il viaggio». Raggiunta quota 14 con la conferma di tutti e tredici i tristellati della precedente edizione. Sul palco a festeggiare, da Alberto Santini che celebra ben 30 anni in vetta alla Guida per il ristorante di famiglia a Canneto sull’Oglio (Mantova), a Massimo Bottura che da oggi conta su Modena un tesoretto di nove stelle Michelin e «tanto talento attorno». Come registra anche Enrico Bartolini che insieme alla sua squadra di giovani capo-progetto disseminati su diversi territori si dichiara «sempre pronto a nuove sfide».
Mentre Antonino Cannnavacciuolo ha perso il conto delle stelle e invita i giovani «a inseguire il proprio sogno». Big Antonino è stato peraltro premiato quale Chef Mentor Award 2025 per la capacità di «trasferire la sua passione per la cucina con semplicità e un linguaggio diretto che entra nella testa e nel cuore dei suoi ragazzi». Premiati anche i nuovi progetti di Davide Oldani (Olmo), due stelle Michelin e stella verde.
Scenario abruzzese tra riconferme e novità, come la Stella Verde (attenzione alla sostenibilità) al Villa Maiella di Guardiagrele e due nuovi ingressi (nel teramano) tra i Bib Gourmand, locali informali in grado di proporre una buona esperienza gastronomica a prezzo ragionevole. Ma prima il fine dining, l’esperienza che vale il viaggio. Questa la recensione del Reale e della sua cucina unica firmata Niko Romito: «Sulle prime pendici collinari che circondano il paese, tra vigneti e giardini, la sobria essenzialità dell’ex monastero cinquecentesco preannuncia lo stile di una delle cucine più riconoscibili e identitarie fra i cuochi italiani. Da anni caratterizzata da uno stile minimalista, con pochi ingredienti nel piatto, salse reinventate con un carattere più italiano rispetto a quelle classiche d’Oltralpe, Niko Romito non cessa tuttavia di fare ricerca ed evolversi. È l’ora di una maggiore attenzione ai prodotti e alle ricette del suo Abruzzo, ma soprattutto di dare più spazio al mondo vegetale, con tanti piatti che vi stupiranno per intensità di sapori. Come sempre, proposte solo apparentemente semplici, ma che nascondono un lavoro complesso e straordinario, che lascia spesso incantati».
Trionfa l’anima green del Villa Maiella della famiglia Tinari a Guardiagrele, piedi della Maiella. «Diciassette anni di Stella + 1» scrivono sulla foto in digitale della nuova generazione ormai alla guida dell’insegna, Arcangelo (cucina) e Pascal (cantina e sala). «Confermiamo il nostro cammino nella Guida Rossa da ben 17 anni!» esultano i Tinari, «e dalla premiazione odierna portiamo a casa un nuovo riconoscimento che certifica ancora di più il nostro impegno da 3 generazioni verso il lavoro della materia prima, sostenibile e locale, la Stella Verde». Così in Guida: «L’azienda agricola di proprietà conta 10 ettari di allevamento allo stato semibrado (maiale nero abruzzese e altri animali da cortile), 16 ettari di coltivazione di cereali per l’alimentazione del bestiame e un orto biodinamico che produce piccoli ortaggi ed erbe aromatiche. Una gran passione per il territorio che si respira a pieni polmoni anche in sala e nel menu». Di famiglie virtuose in Abruzzo se ne contano ed ecco la doppia conferma, Stella Michelin e Stella Verde per la sostenibilità per La Bandiera della famiglia Spadone a Civitella Casanova, virtuoso avamposto di amorevolezza gastronomica e umana nel ruvido entroterra vestino, falde del Gran Sasso. Doppia riconferma, Stella Michelin e Stella Verde, anche per il D.One Ristorante diffuso di Montepagano, collina di Roseto degli Abruzzi con affaccio spettacolare su mare e monti. Qui il successo è nelle mani di Nuccia De Angelis e dello chef Davide Pezzuto e del loro team, «un grande onore per noi» commentano, «riconosciuto e premiato il nostro impegno per la qualità e la sostenibilità».
E si arriva al mare di San Salvo dove è accesa la stella del Metrò dei fratelli Fossaceca, Antonio (sala) e Nicola (cucina), unico presidio della Rossa lungo il tratto costiero abruzzese. Al Metrò si brinda ai tredici anni di Stella Michelin: « È un po' come quando da piccoli ci si misurava, segnetto dopo segnetto per vedere quanto si era cresciuti”» scrivono i Fossaceca. «Sono 13 anni di stella e nonostante qualche capello bianco in più i sorrisi non bastano mai per dimostrare la nostra gioia nel mantenere questo riconoscimento e crescere anno dopo anno».