Un Salvatores magico sfida Bisio in commedia
Weekend al cinema: in sala anche il Modì di Depp, Streghe (per famiglia) e Leggere Lolita a Teheran
Resistono da inizio settimana il viaggio virtuale nell’impressionismo con Pissarro di David Bickerstaff , il melodramma svizzero-italiano di Francesco Jost, Deer Girl con Denise Tantucci e Anita Caprioli; il bellissimo documentario Nasty, di Tudor Giurgiu, Cristian Pascariu, Tudor D. Popescu, sul più geniale e irregolare dei tennisti: Ilie Nastase; il toccante Una madre, di Stefano Chiantini con Micaela Ramazzotti e Aurora Giovinazzo. E veniamo ai film appena usciti.
WICKED di Jon M. Chu con Cynthia Erivo, Ariana Grande, Jeff Goldblum. 161 minuti per scoprire l’origine del viaggio di Dorothy nel regno di Oz. In diretta da Broadway ma con una regia tutta cinematografica, questo antipasto della fiaba che per la prima volta vide il colore sul grande schermo nel 1939 (Il mago di Oz) narra l’inattesa amicizia tra Elphaba e Glinda, destinate a diventare la verde Strega cattiva dell’Ovest e la bionda Strega buona del Sud. Destinato alla grande platea familiare.
NAPOLI – NEW YORK di Gabriele Salvatores con Pierfrancesco Favino, Dea Lanzaro, Antonio Guerra, Anna Ammirati, Antonio Catania. È una favola moderna quella che coinvolge Celestina (orfana nella Napoli dell’immediato dopo-guerra) e Carmine (scugnizzo impavido e protettore della piccola) in uno spericolato viaggio verso New York, reso possibile da un recalcitrante ufficiale di bordo che, arrivati nel Nuovo Mondo, scoprirà una responsabilità paterna. Da un soggetto inedito di Fellini e Tullio Pinelli, il regista premio Oscar ricava un film ammantato di magia, sospeso tra realismo contemporaneo e meraviglia immaginifica che lascia più volte a bocca aperta per la sorpresa. Memorabili i due protagonisti a fianco di partecipi complici come Favino e Catania.
MODì, TRE GIORNI SULLE ALI
DELLA FOLLIA di Johnny Depp con Riccardo Scamarcio, Luisa Ranieri, Al Pacino, Bruno Gouery, Antonia Desplat, Benjamin Lavernhe. Inseguito dalla polizia, al culmine della sua disperazione esistenziale, il pittore Amedeo Modigliani progetta la fuga da quella Parigi che è sempre stata la sua fonte di vita e d’ispirazione. Convinto dagli amici pittori e dalla sua modella-amante a non gettarsi nel gorgo della disperazione, Modì non sa ancora che proprio dalla sua scelta nascerà una fortuna, ovvero l’incontro con il gallerista Maurice Gangnat che ne farà la sua star. Il regista-divo affida aScamarcio il volto e l'anima del grande pittore.
UNA TERAPIA DI GRUPPO di Paolo Costella con Claudio Bisio, Claudio Santamaria, Margherita Buy, Valentina Lodovini, Leo Gassmann, Ludovica Francesconi, Lucia Mascino. Sei pazienti affetti da Disturbo Ossessivo Compulsivo si ritrovano per errore nello stesso studio medico allo stesso orario e devono attendere il luminare che li dovrebbe curare. Innervositi dal ritardo, finiscono a confessarsi tra loro e a improvvisare una terapia di gruppo che li porterà a superare molti dei singoli traumi. Dopo Verdone anche Costella gioca la carta delle nevrosi individuali e collettive in chiave di commedia, un genere che da tempo aspetta un nuovo campione scelto dal pubblico.
LEGGERE LOLITA A TEHERAN di Eran Riklis con Golshifteh Farahani. Sono in realtà molte le protagoniste di questo stupefacente ritratto del desiderio di libertà delle donne iraniane cui una star come Farahani dà emozione e bellezza. È la professoressa Azar Nafisi che deve insegnare letteratura anglosassone a un gruppo di studenti nel pieno della rivoluzione khomeinista quando tutto ciò che è occidentale è sintomo di eresia e peccato contro il Corano. Mentre fuori infuria la repressione, Azar insegna la bellezza, la libertà, un linguaggio diverso che alla fine diventa un autentico atto rivoluzionario. Un film esemplare.
LE DELUGE, GLI ULTIMI GIORNI DI MARIA ANTONIETTA di Gianluca Jodice con Mélanie Laurent, Guillaume Canet, Aurore Broutin. Una coproduzione italo-francese come non si vedeva da decenni scritto,diretto da un regista appassionato che arruola uno dei migliori cast francesi possibili per narrare il momento incerto in cui i Reali di Francia vissero in carcere in attesa della decisione finale dei comitati di salute pubblica della Rivoluzione Francese. Sorprendente.