Vito Bucciarelli, una vita per l’arte
Da oggi la personale al Museo delle Genti d’Abruzzo a Pescara
PESCARA. Cinquantatré anni di arte raccolti in una personale che non è semplicemente un’antologica, ma un viaggio nell’evoluzione costante e continua di una visione. Sovralunare o celeste 1971-2024 è la mostra di Vito Bucciarelli, curata da Mariano Cipollini, che si inaugura oggi al Museo delle Genti d’Abruzzo, in via delle Caserme a Pescara. Una mostra che è scoperta del vissuto interiore dell’artista, della sua potenza espressiva, della capacità di lavorare all’interno di una sintesi spazio-tempo sempre protesa verso il futuro. Bucciarelli su è formato artisticamente tra gli anni ’60 e ’70 del secolo scorso negli ambiti più interessanti della ricerca artistica: una intensa capacità di rielaborazione personale e un gesto artistico sempre identificabile nella sua pienezza sono parte fondante della sua produzione. Dalle opere esposte nella personale pescarese emerge quanto sia forte nell’artista la necessità dell’arte, intesa nel senso più ampio, culturale e sociale: «Artista tanto concreto quanto visionario e profetico», scrive nelle note critiche Mariano Cipollini, «l’intero suo lavoro è un elogio alla follia creativa fondata sull'ignoto e i suoi misteri. Uno spingersi oltre che non conosce confini se non quelli dettati da una visione cosmica degli spazi». La mostra è l’opportunità per immergersi in una dimensione alta e altra. Come scrive ancora Cipollini, «l'elevazione che esercita attraverso il bello, che è conoscenza, ci permette di osservarci, forse solo per pochi istanti, fuori dalle orbite usuali».
La mostra rimarrà aperta fino a domenica 8 dicembre.