Il cantautore bolognese intervista Vasco, Baggio, guccini e Roberta Armani
Vivere, il numero speciale di Vanity Fair diretto da Cremonini
ROMA. Cesare Cremonini direttore del numero speciale di Vanity Fair in edicola venerdì con il Centro, celebra la vita attraverso un numero dedicato a tutte le declinazioni della parola Vivere. Per...
ROMA. Cesare Cremonini direttore del numero speciale di Vanity Fair in edicola venerdì con il Centro, celebra la vita attraverso un numero dedicato a tutte le declinazioni della parola Vivere. Per farlo ha scelto di coinvolgere i protagonisti dell’eccellenza italiana nel campo dell’attualità, della moda, dello sport e dell’arte.
«Credo che la grande sfida del presente sia ritrovare un’estetica più umana, un approccio al futuro basato sul rispetto della vita in ogni sua declinazione», afferma il cantautore. «Recuperando parole come etica professionale, coerenza, passione si può far rinascere il Paese. È questo che ho potuto imparare attraverso lo sguardo e le esperienze dei grandi nomi che ho avuto la fortuna di intervistare in questo numero». Nomi capaci di superare le sfide del tempo: Vasco Rossi, Roberto Baggio, Francesco Guccini. Modelli di eleganza senza tempo: Roberta Armani. Dalle storie più toccanti (i lavoratori dello spettacolo e le riflessioni poetiche del dottor Gabriele Bronzetti) alla testimonianza di una donna straordinaria come Fiammetta Borsellino. Tutti insieme con l’intento di rivelare i lati umani e più profondi della loro esperienza di vita, fatta di coraggio, talento e determinazione. Un numero che celebra, insomma, «la capacità, la volontà, la caparbietà di vivere. Sempre, ad ogni costo e comunque vada», spiega il direttore di Vanity Fair Simone Marchetti. Apre il numero un estratto del nuovo libro del cantautore bolognese, Let Them Talk, in uscita il 1° dicembre, in cui Cremonini racconta che cosa c’è dietro e dentro una canzone, e perché ogni brano è una storia collettiva, personale e artistica insieme. In copertina danza a Central Park, Misty Copeland, la prima donna afroamericana a ricoprire il ruolo di prima ballerina dell'American Ballet Theatre, fotografata da Francesco Carrozzini.
«Credo che la grande sfida del presente sia ritrovare un’estetica più umana, un approccio al futuro basato sul rispetto della vita in ogni sua declinazione», afferma il cantautore. «Recuperando parole come etica professionale, coerenza, passione si può far rinascere il Paese. È questo che ho potuto imparare attraverso lo sguardo e le esperienze dei grandi nomi che ho avuto la fortuna di intervistare in questo numero». Nomi capaci di superare le sfide del tempo: Vasco Rossi, Roberto Baggio, Francesco Guccini. Modelli di eleganza senza tempo: Roberta Armani. Dalle storie più toccanti (i lavoratori dello spettacolo e le riflessioni poetiche del dottor Gabriele Bronzetti) alla testimonianza di una donna straordinaria come Fiammetta Borsellino. Tutti insieme con l’intento di rivelare i lati umani e più profondi della loro esperienza di vita, fatta di coraggio, talento e determinazione. Un numero che celebra, insomma, «la capacità, la volontà, la caparbietà di vivere. Sempre, ad ogni costo e comunque vada», spiega il direttore di Vanity Fair Simone Marchetti. Apre il numero un estratto del nuovo libro del cantautore bolognese, Let Them Talk, in uscita il 1° dicembre, in cui Cremonini racconta che cosa c’è dietro e dentro una canzone, e perché ogni brano è una storia collettiva, personale e artistica insieme. In copertina danza a Central Park, Misty Copeland, la prima donna afroamericana a ricoprire il ruolo di prima ballerina dell'American Ballet Theatre, fotografata da Francesco Carrozzini.